degenere
degènere [Der. del lat. degener -eris , comp. di de- e genus -eris "tralignato dalla propria stirpe"] [LSF] (a) Generic., di grandezza o di fenomeno che si presenti in condizioni fuori dalla norma. (b) Specific., di modi di verificarsi di un fenomeno i quali siano tra loro indipendenti ma al tempo stesso corrispondano a uno stesso valore di un parametro dal quale il fenomeno dipende e quindi in un certo senso tralignanti per la perdita, almeno in parte, della loro individualità. ◆ [ALG] Di enti, operazioni, ecc., che pur rientrando formalmente sotto una data definizione (o in una data classe) presentano tuttavia particolarità che li differenziano dall'elemento generico della classe stessa: conica d., costituita da due rette; quadrica d., dotata di punti doppi (cono, cilindro, ecc.). ◆ [ALG] Autostati d.: gli autostati di un operatore ai quali corrisponde lo stesso autovalore. ◆ [ASF] [FML] Materia d.: quella nello stato completamente ionizzato e a pressione e temperatura altissime che si ha nell'interno delle stelle e, si presume, nel nucleo di pianeti non piccolissimi (Terra compresa). ◆ [MCC] Modo d.: per un sistema oscillante, due o più modi propri di vibrazione indipendenti cui corrisponda una stessa frequenza. ◆ [MCQ] Stato d.: lo stato di un sistema quantistico a cui corrispondano più valori o serie di valori dei numeri quantici dai quali il sistema è descritto, come capita, per es., per un atomo in uno spazio senza campo magnetico a causa dei livelli d. dei suoi elettroni (→ degenerazione); se n è il numero di tali valori, si parla di stato n volte d. o di degenerazione di ordine n. Uno stato n volte d., pur definito da un solo autovalore, risulta descritto da n autofunzioni linearmente indipendenti.