degnamente
Come l'aggettivo ‛ degno ' vale " meritevole ", " confacente ", " opportuno ", l'avverbio che ne deriva significa " secondo il merito ": Vn XIV 2 Per fare sì ch'elle siano degnamente servite, e XXXIX 5; ovvero " in modo confacente ": Vn XLII 1 infino a tanto che io potesse più degnamente trattare di lei, e Rime XCI 66; o anche " opportunamente ": Cv II Voi che 'ntendendo 8 Onde 'l parlar de la vita ch'io provo, / par che si drizzi degnamente a vui (ripreso in VI 5), IV X 6, Vn XXII 7. In Pd XXXII 72 secondo 'l color d'i capelli, / di cotal grazia l'altissimo lume degnamente convien che s'incappelli, l'interpretazione dell'intera terzina è controversa: se si considera secondo il color d'i capelli come un'esplicita limitazione di s'incappelli, appare evidente l'opportunità di riferire l'avverbio a convien, con il valore qui indicato; riferito, invece, a s'incappelli, d. vale piuttosto " proporzionatamente ".