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deiscenza

Dizionario di Medicina (2010)
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deiscenza


Apertura o mancata chiusura delle labbra di una ferita o dei margini di una sutura. ● Rottura del follicolo dell’ovaio, con fuoriuscita dell’uovo maturo pronto per la fecondazione; dopo la d., nel follicolo ha luogo la formazione del corpo luteo, mentre l’uovo, inoltrandosi nella tromba, si avvia verso l’utero.

Vedi anche
corpo luteo Formazione anatomica dell’ovaio, dotata di funzione endocrina, che secerne il progesterone, chiamato anche luteo, corpo-ormone o ormone luteinico. Si forma durante la fase luteinica del ciclo ovarico (approssimativamente la seconda metà di esso; ➔ ovaio) al posto del follicolo di Graaf dopo la deiscenza ... ferita botanica Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuità nei tessuti esterni nelle piante. Le cause possono essere varie: animali fitofagi, gelo e disgelo (rottura delle radici superficiali, spaccature della corteccia dei rami, cipollatura ecc.), il freddo, i venti, la grandine, i fulmini ...
Vocabolario
deiscènza
deiscenza deiscènza s. f. [der. di deiscente]. – 1. In botanica, la proprietà di alcuni apparati vegetali chiusi (sporangi, antere, frutti) di aprirsi spontaneamente mediante liquescenza, fenditure trasversali e longitudinali, fori, ecc.,...
diacalasia
diacalasia diacalaṡìa s. f. [dal gr. διαχάλασις, comp. di διά «attraverso» e χαλάω «allentare»]. – Nel linguaggio medico, deiscenza delle suture delle ossa craniche.
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