DEISCENZA (dal lat. dehisco "mi apro"; fr. dehiscence; sp. dehiscencia; ted. Offnung; ingl. dehiscence)
Con la parola deiscenza s'intende l'aprirsi in qualche modo di organi vegetali chiusi (sporangi, antere, frutti) per lasciare uscire il loro contenuto onde disseminarlo al di fuori.
Sporangi. - Quando sono unicellulari possono aprirsi per semplice deliquescenza parziale o totale della parte (zoosporangi, aschi, sporangi delle Mucoracee), ma allorquando hanno struttura più complessa l'apertura avviene per fenditure longitudinali o trasversali, per strappi, fori o coperchietti decidui a opera di speciali aree di tessuto fortemente igroscopico che con la perdita di acqua si contrae in misura maggiore dei tessuti limitrofi lacerandoli (sporangi delle Polipodiacee, Licopodiacee, sporogonio delle Muscinee).
Antera. - Agli stessi meccanismi è dovuta la deiscenza dei sacchi pollinici delle Gimnosperme e delle teche dell'antera nelle Angiosperme, vuoi per fenditure longitudinali (maggioranza dei casi) o raramente trasversali (Cyclanthera), vuoi per fori (Dianella) o per valve o sportelli (Berberis, Lauracee).
Quando la deiscenza si fa sul ventre dell'antera questa si dice introrsa e se sul dorso estrorsa (fig. 1).
Frutti. - Deiscono i frutti secchi pluriseminati quali capsula, legume, follicolo, siliqua, pisside, per disseminare i semi, talora numerosissimi, che contengono. Anche qui il consueto meccanismo fa aprire i frutti o per mezzo di fori o di valve di coperchi, ma assai più spesso mediante fessure longitudinali (figg. 2-6). Nella Reseda odorata il frutto già prima di maturare presenta in cima un'apertura naturale, ma in tutti gli altri casi i fori si aprono a tempo debito sia verso l'apice (Papaver, Antirrhinum), sia verso la base (Campanula) della capsula matura che si dice perciò poricida (fig. 7). La deiscenza per fenditura trasversale è una circoncisione della parete del frutto che determina il distacco di una sorta di coperchio e si verifica a mezza altezza (Anagallis, figg. 2-7) o più in alto (Hyosciamus).
Assai più frequenti sono le fenditure longitudinali. Il follicolo, il legume, la siliqua, si aprono per esse in modi caratteristici e la comunissima capsula anch'essa prende varî nomi a seconda dei punti della parete dove han luogo le fenditure che la spartiscono in valve.
Si dice loculicida, se quelle si effettuano lungo la linea mediana dorsale dei singoli carpelli, originando altrettante valve, formate ognuna dalle due metà destra e sinistra di due carpelli contigui (Colchicum, Nicotiana), setticida se le fenditure interessano i setti stessi delle logge e ogni valva rappresenta un solo carpello (Tulipa, Amaryllis) ed infine settifraga quando il dorso di ciascun carpello si stacca d'ambo i lati dai rispettivi setti (Convolvulus); v. anche frutto.