Sintomo positivo delle psicosi (➔), caratterizzato da allucinazioni, disturbi percettivi, sogni vividi, aumentato stato di vigilanza, esagerata attività psicomotoria e delle funzioni neurovegetative.
Giuseppe Ducci
Stato psicopatologico caratterizzato da un’alterata interpretazione della realtà, anche se percepita normalmente sul piano sensoriale, per una attribuzione acritica di significati abnormi a percezioni, ricordi e idee. Il termine deriva dal lat. lira, «solco», per cui delirare significa ...
Disturbo dell’interpretazione della realtà. Deriva dall’attribuzione di un significato abnorme a una percezione normale sul piano sensoriale ( percezione delirante), oppure dalla scoperta di un significato nuovo in un ricordo o in un’idea ( rappresentazione delirante). Impermeabile a qualsiasi critica ...
Eugenio Borgna
Bruno Callieri
Il termine delirio, dal latino delirare, "uscire dal solco (lira)", indica uno stato di alterazione psichica, riscontrabile in diverse psicopatie, consistente nell'attribuzione acritica di significati abnormi e privi di ogni nesso con la realtà a percezioni sensoriali, ...
Si dicono delirî le aberrazioni di giudizio suggerite da uno stato passionale o, in genere, da perturbamenti affettivi d'origine morbosa. Sotto l'influenza della deviazione affettiva, la critica diventa unilaterale, s'accanisce contro tutto ciò che potrebbe scalzare il delirio e lascia passare inosservati ...
delirio
delìrio s. m. [dal lat. tardo delirium, der. di delirare: v. delirare]. – 1. a. In psicopatologia, stato di alterazione mentale, consistente in una erronea interpretazione della realtà, anche se percepita normalmente sul piano sensoriale,...
delirare
v. intr. [dal lat. delirare, propr. «uscire dal solco (lira)»] (aus. avere). – 1. a. Essere in delirio, parlare in stato di delirio: d. per la febbre; il malato ha delirato tutta la notte. b. Con sign. più ampio, deviare con la...