• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

deliro

Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

deliro


Forte latinismo, di cui non si hanno attestazioni né nei siciliani né, a quanto pare, nei poeti anteriori a Dante. Si trova in Pd I 102 [Beatrice] li occhi drizzò ver' me con quel sembiante / che madre fa sovra figlio deliro. Gli antichi commentatori dettero alla parola il valore di " stolto ": " cioè stolto: delirare è dal solco della verità uscire, come esce lo bue dal solco quando impazza e non è obbediente al giogo. " (Buti); " id est el quale è fuori della vera via. Lira in latino è el solco: onde diciamo el bifolco esser deliro quando arando escie del solco: e poi per similitudine diciamo deliro el vecchio: quando per l'età esce della vera via. Et insomma alcuna volta diciamo semplicemente deliro ogni stolto. El figliol deliro. El figliolo posto fuori di ragione " (Landino). I moderni interpreti preferiscono intendere genericamente " delirante ", o più precisamente (Sapegno) " delirante per malattia ". Ma l'aggettivo potrebbe valere anche " che è fuor di strada ", nel senso che ha opinioni o condotta aberranti.

Vocabolario
deliro
deliro agg. [dal lat. delirus; v. delirare], poet. – Delirante, che vaneggia, che farnetica: con quel sembiante Che madre fa sovra figlio d. (Dante); come per febre Rotto e d. (Leopardi).
delirare
delirare v. intr. [dal lat. delirare, propr. «uscire dal solco (lira)»] (aus. avere). – 1. a. Essere in delirio, parlare in stato di delirio: d. per la febbre; il malato ha delirato tutta la notte. b. Con sign. più ampio, deviare con la...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali