DELMINIUM (Delminium, Δελμίνιον)
Oggi Županjac su Duvanjsko Polje, in Erzegovina (Jugoslavia).
Nota come la città principale dei Dalmati, specialmente per il grave assedio e il suo incendio per opera del console C. Marco Figulo nell'anno 156 o 157 a. C. e di P. Cornelio Scipione Nasica, che aveva conquistato Delminium. In quel tempo D. occupava un'altura sul fianco della montagna Lib dove se ne vedono le rovine. Al principio dell'èra volgare, probabilmente dopo la insurrezione di Batone, il centro si localizzò nella pianura sviluppandosi nel municipio romano, che negli anni 18-19 d. C., ricevette la sistemazione del Foro, circondato da tre parti da un portico (chiuso verso l'esterno e sorretto da pilastri verso l'interno); sul quarto lato sorgeva una grande aula (basilica?) e si trovano altri tre ambienti minori. L'intero Foro era ben pavimentato. Vi sorgeva una tribuna, la statua dell'imperatrice Sabina Tranquilla, moglie dell'imperatore Gordiano III (238-244) e un'altra statua in bronzo. Purtroppo nulla di tutto ciò ci è pervenuto. I resti di varî vasi dimostrano che la zona serviva anche come mercato. La dimensione dell'intero complesso è di m 41,80 × 37,40. A Županjac sono stati rinvenuti inoltre numerosi resti di altri edifici romani e di terme. Al principio del V sec. il Foro fu distrutto in seguito ad una incursione nemica; infine, al principio del VI sec., l'intera città fu distrutta.
Bibl.: C. I. L., III; K. Patsch, Prilog topografiji i povijesti Županjca-Delmnium-a, in Glasnik Zem. Muzeja u Bosnia i Hercegovini, XVI, Sarajevo 1904, pp. 307-366.