Poetessa uruguayana (Montevideo 1890 - ivi 1914) di famiglia italiana emigrata. Fu assassinata dal marito che poi si uccise. La sua poesia, che muove da un'esperienza formale modernista, si fa personale e autentica per la sincerità e l'immediatezza della sua ispirazione. Scrisse El libro blanco (1907), Los cantos de la mañana (1910), Los cálices vacíos (1913).