Famiglia di industriali russi. Il capostipite Demid Antuf´ev era un fabbro di Tula. Il figlio Nikita (1656-1725) fondò una fabbrica d'armi ed ebbe da Pietro il Grande la commissione di molti lavori nella costruzione di Pietroburgo. Uno dei figli di lui, Akinfij (1678-1745), fondò numerose officine e scoprì i giacimenti di argento degli Altai. Prokofij (1710-1786), figlio di Akinfij, promosse grandemente l'istruzione tecnica nell'impero, e il fratello Nikita (1725-1789) viaggiò molto e fu protettore di scienze e delle arti. La tradizione fu continuata da Pavel Grigor´evič (1738-1821) fondatore dell'Istituto D. di scienze superiori; da Nikolaj (Pietroburgo 1773 - Firenze 1828) ambasciatore a Firenze, dove fondò scuole e acquistò la tenuta di San Donato in cui raccolse una ricca galleria di quadri. Il figlio di lui, Anatolij (Mosca 1812 - Parigi 1870), che sposò la contessa Matilde de Monfort, figlia di Gerolamo Bonaparte, istituì a Pietroburgo la Casa D. di assistenza operaia e beneficò largamente Firenze. Il re d'Italia confermò, nel 1872, il titolo di principe di San Donato a Pavel Pavlovič (Weimar 1829 - Firenze 1885), con il cui figlio Pavel (1879-1909) la famiglia si estinse. Nei pressi di Firenze, a Pratolino, conserva il nome di D. la villa, già medicea, poi del principe P. Karađorđevič, le cui opere d'arte sono andate disperse in un'asta nel 1969.