denaturazione
Modificazione fisico-chimica indotta da agenti denaturanti sulla conformazione tridimensionale di proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami che ne stabilizzano la struttura. Nel caso delle proteine, il denaturante rompe i legami deboli intramolecolari e intermolecolari (nel caso di proteine polimeriche) che conferiscono alla proteina stessa la sua configurazione attiva; la d. provoca pertanto la perdita della funzionalità delle proteine in maniera reversibile o irreversibile, a seconda dell’agente denaturante adoperato. Acidi e alcali forti e il calore provocano la d. irreversibile delle proteine, che vanno incontro a fenomeni di precipitazione e coagulazione. La conoscenza dei parametri chimico-fisici della d. è importante per la preparazione dei farmaci di natura proteica (per es., alcuni ormoni), che devono essere inalterabili poiché l’organismo può subire danni anche gravi da proteine denaturate. La d. degli acidi nucleici, che analogamente ne modifica la conformazione tridimensionale ordinata, avviene per rottura, a opera di sostanze alcaline o per aumento della temperatura, dei legami idrogeno tra le basi che stabilizzano la doppia elica.