FRAYSSINOUS, Denis-Luc
Nato a Vayssières (Aveyron) il 9 maggio 1765, fu ordinato prete nel 1789. Sfuggito alle violenze dei rivoluzionarî, fu chiamato nel 1800 dall'abate Emery per l'insegnamento del dogma al seminario restaurato di Saint-Sulpice; e quivi si rese celebre con le sue conferenze contro il materialismo e l'ateismo; ma Napoleone I (1809) gli vietò di continuare. Ciò portò, naturalmente, F. verso l'opposizione. Con la Restaurazione, egli riebbe la sua cattedra, dove rimase fino al 1822, svolgendo la sua attività al servizio della monarchia. Creato Gran Maestro dell'università (i giugno 1822), ebbe la possibilità d'influire notevolmente sulla formazione della gioventù francese. Nello stesso anno, fu eletto membro dell'Accademia di Francia e nominato dal papa Pio VII vescovo in partibus di Hermopolis. Come Gran Maestro dell'università, F. dovette modificare completamente l'ordinamento universitario istituito dall'Impero. Egli avrebbe voluto organizzare in tutto l'insegnamento una lotta contro il liberalismo volteriano, ma la sua opera fu in parte annullata nel 1828 dai decreti di J.-B. de Martignac. Diventato prima conte e pari, e poi ministro degli Affari ecclesiastici e dell'Istruzione pubblica, F. accentuò ancora il suo atteggiamento di antiliberale e di cattolico militante. Dovette abbandonare il suo posto alla caduta del ministero Villèle, di cui faceva parte (4 gennaio 1829). Morì a Saint-Genez il 12 dicembre 1841.
Bibl.: A. Garnier, Frayssinous, son rôle dans l'Université sous la Restauration (1822-28), Parigi 1925.