denizenship
<dèniʃnšip> s. ingl., usato in it. al masch. – Termine con cui si indica una sorta di status intermedio tra quello di cittadino e di straniero. I denizens godono dei diritti civili e sociali in condizioni di sostanziale parità con i cittadini, mentre sono di norma esclusi dai diritti politici (salvo in alcuni paesi). Tale status si completa attraverso la concessione di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, che libera dall’incombenza di doverne periodicamente richiedere il rinnovo. Nell’ordinamento italiano, questo istituto è stato introdotto con il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero del 1998, che ha previsto il rilascio di una carta di soggiorno (successivamente ridefinita, ai sensi della normativa comunitaria, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo) a coloro che abbiano maturato un’anzianità di residenza regolare di almeno cinque anni. La d. realizza un’estensione dell’appartenenza a un Paese ai migranti residenti da lungo tempo, come riconoscimento del loro contributo alla società e all’economia, portando di fatto alla progressiva disgiunzione tra la nazionalità e il godimento dei privilegi connessi alla cittadinanza.