denso
L'aggettivo, talvolta sostantivato, appare sempre in opposizione a raro, nel significato tecnico relativo alla maggiore coesione delle parti costitutive della materia. Su quattro occorrenze, tre appartengono al Paradiso (Il 60, 67 e 146), dove D. integra l'opinione espressa in Cv II XIII 9, che le macchie lunari dipendessero solo dalla minore densità della materia lunare, opinione alla quale D. stesso fa riferimento in Pd XXII 141 per che già la credetti [la luna] rara e densa. L'opinione risaliva ad Averroè (Subst. orbis II), per il quale la differente luminosità dei corpi celesti - una volta ammessa l'identica natura - dipendeva dal grado maggiore o minore di diafaneità, cioè trasparenza, determinata rispettivamente dalla minore o maggiore densità della materia stellare. Per tutto ciò cfr. B. Nardi, Saggi di fil. dant., pp. 3-39, specialm. 5-8 e 13.