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DENTIFRICIO

di Nora NIERI - Giovanna DOMPE' - Virgilio MASSERA - - Enciclopedia Italiana (1931)
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DENTIFRICIO

Nora NIERI
Giovanna DOMPE'
Virgilio MASSERA

. I dentifrici sono cosmetici detersivi usati per la pulizia e conservazione dei denti e per l'igiene della bocca.

Come per i medicamenti che dovevano alleviare il mal di denti (v. odontoiatria) anche in fatto di dentifrici, i Romani, derivando assai dai medici greci, conoscevano la più grande varietà di acque, polveri, paste, composte tutte a base dei più strani ingredienti, come ceneri di ossa, di denti e di unghie di animali, ceneri di erbe, ecc., polvere di alcune pietre come la pomice e perfino vetro pestato e lana sudicia bagnata di miele; Marcello (De Medicamentis, XIII, 3 e 11) ci conserva le ricette di complicati dentifrici usati da Ottavia, sorella di Augusto, e da Messalina.

Nel Medioevo e nel Rinascimento la pulizia dei denti era una delle pratiche d'igiene e di bellezza insieme che non si trascurava mai, né da donne, né da uomini, come ne fanno fede le raccomandazioni in proposito di tutti i galatei cavallereschi e le numerose ricette, generalmente a base di salvia, dei trattati medici (cfr. Boccaccio, Decameron, IV, 7). Strumenti per la cura dei denti si trovano citati spesso negl'inventarî di corredi personali. A detta di Fazio degli Uberti fu di moda per qualche tempo a Genova la bizzarria di usare dentifrici che annerivano la dentatura.

L'industria prepara attualmente numerosi tipi di dentifrici, e più precisamente: polveri dentifricie; paste, saponi, creme dentifricie; acque dentifricie (elisir dentifrici).

Polveri dentifricie. - Per la massima parte sono a base di carbonato di calcio precipitato (creta preparata) e carbonato di magnesio, addizionate di sostanze antisettiche e astringenti con l'aggiunta di olî essenziali di menta, di anice, di timo, di rosa, ecc., bianche o colorate in rosso mediante carminio, iodoeosina, ecc., o in blu con blu di metilene, blu vittoria e simili. Si preparano anche polveri contenenti circa il 30% di sapone e profumate con olio essenziale di limone, di lavanda, di rose, nonché polveri con ossido di stagno, che non deve mai eccedere il 20%. Attualmente sono molto richieste le cosiddette polveri dentifricie ossigenate, che contengono, oltre alle sostanze menzionate, perossido di magnesio e qualche volta perborato di sodio. Non sono buoni dentifrici le polveri contenenti pietra pomice, allume, cremortartaro e quelle a base di carbone di legno finemente polverizzato, poiché la silice in esse contenuta intacca, anche se in piccola quantità, lo smalto dei denti.

Paste, saponi e creme dentifricie. - Le paste dentifricie sono specialmente a base di carbonato di calcio e magnesio, talvolta con poco sapone, profumate con olî essenziali di menta, anice, timo, garofano, oppure con costituenti di questi (mentolo, timolo, anetolo, eugenolo), aggiunte di miele, glicerina, colorate come le polveri. È il tipo più usato e in Italia le fabbriche ne producono più di 1 milione di tubi all'anno.

I saponi dentifrici contengono all'incirca gli stessi prodotti usati per le paste, più circa il 30%, di sapone. Le creme dentifricie sono paste ridotte allo stato di crema per un'aggiunta di glicerina e acqua.

Acque dentifricie. - Consistono per lo più di soluzioni alcooliche, aromatizzate con olî essenziali, miste a sostanze antisettiche o astringenti e colorate con carminio, oricello, colori artificiali.

Vedi anche
fluoro Elemento chimico di numero atomico 9, peso atomico 19,00 (se ne conosce un solo isotopo stabile, 199F). A temperatura ambiente si presenta come un gas di colore giallo pallido, capace di liquefare solo a bassissima temperatura (−188 °C a pressione normale). Fa parte del gruppo degli alogeni, di cui costituisce ... aceto Prodotto della fermentazione di liquidi alcolici come vino, birra ecc., per l’azione di batteri aerobi del genere Acetobacter. Di sapore acre, viene usato come condimento e per la conservazione di prodotti alimentari. In Italia la legge prescrive che il nome di a. sia riservato a prodotti ottenuti dalla ... titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, 4722Ti, 4922Ti, 5022Ti. Generalità Il t. fu scoperto da W. Gregor nel 1791. È assai diffuso nella crosta ... zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico. Chimica Caratteri generali Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema periodico, ha simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, isotopi stabili 6430Zn (48,9%), 66/30Zn (27,8%), ...
Tag
  • CARBONATO DI MAGNESIO
  • FAZIO DEGLI UBERTI
  • OLIO ESSENZIALE
  • BLU DI METILENE
  • RINASCIMENTO
Altri risultati per DENTIFRICIO
  • dentifricio
    Enciclopedia on line
    Denominazione generica di preparati usati per la pulizia e la protezione dei denti e per l’igiene della bocca. I d. che vengono prodotti sono liquidi o paste dentifricie, queste ultime molto più diffuse e costituite quasi tutte da carbonato di calcio precipitato, carbonato di magnesio o da altri abrasivi ...
Vocabolario
dentifrìcio
dentifricio dentifrìcio s. m. e agg. [dal lat. dentifricium, comp. di dens dentis «dente» e tema di fricare «strofinare»] (pl. f. -cie). – Preparato a base di carbonati, con piccole aggiunte di sostanze antisettiche e astringenti, e di...
biscardaggine
biscardaggine s. f. (iron.) Atteggiamento tipico del conduttore televisivo Aldo Biscardi. ◆ La società spudorata è quella che per la semplice pubblicità di un dentifricio mette in immagine i glutei di una soubrette. Anzi, non c’è prodotto...
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