denudare (dinudare)
" Spogliare ", " liberare " della veste; è figurato in ambedue le attestazioni: Vn XXV 10 colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia, domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotal vesta, in guisa che avessero verace intendimento, ove non si tratta del rapporto tra senso letterale e senso allegorico, ma di quello tra il vero razionale (con ragione la quale sia possibile d'aprire per prosa, § 8) e la sua figurazione poetica: la digressione retorica era stata appunto mossa dalla personificazione di Amore (cfr. G. Melodia, Su alcuni luoghi della ‛ Vita Nova ', in " Bibl. della Scuola Ital. " XI [1905] 17-18); e Cv III II 14 l'anima è tanto in quella sovrana potenza nobilitata e dinudata da materia, con riferimento al rapporto anima-corpo e all'immagine tradizionale della vesta del corpo (Pg I 75).