SÈVÈRAC, Déodat de
Compositore, nato a Saint-Félix de Caraman (Linguadoca) il 20 giugno 1873 e morto a Céret (Pirenei orientali) il 23 marzo 1921. Studiò dapprima al conservatorio di Tolosa, più tardi a Parigi, alla "Schola Cantorum", con Albéric Magnard e Vincent d'Indy.
Fu artista severo e lasciò numerose composizioni, ricche di momenti poetici (specie le più brevi) e di delicata fantasia coloristica (si ricordano fra l'altro, Le Chant de la Terre, En Languedoc, Cerdaña, tutte per pianoforte). Nelle composizioni di maggior ampiezza si sente l'influenza di v. d' Indy e appare un certo scolasticismo: così nella suite sinfonica Didon et Énée (1903) e nelle opere teatrali Héliogabale (Béziers, 1910) e Helène de Sparte (Parigi, 1912), mentre nell'opera Le Cœur du Moulin (Parigi, 1909) affiorano gradevoli motivi folcloristici in un'atmosfera di semplicità piena di grazia.
Bibl.: G.M. Gatti, D. de Sévérac, in Musicisti moderni d'Italia e di fuori, Bologna 1920; B. Selva, D. de Sévérac, Parigi 1930.