ARALO-CASPICA, DEPRESSIONE (A. T., 84-85)
DEPRESSIONE Regione interna al continente eurasiatico e comprendente, nel senso più ristretto, le parti più depresse dei bacini dell'Aral e del Caspio, mentre in senso largo include buona parte del Turan fino al bacino del Balkash. Il lago d'Aral ha lo specchio a 50 m., e soltanto una stretta zona marginale del suo fondo, estesa meno di 500 kmq., scende fin sotto il livello marino; lo specchio del Caspio è invece a 26 m. sotto il livello medio dei mari, e l'area inferiore a tale livello si estende ampiamente sulle sue rive, massime al N., occupando in tutto 736.000 kmq., di cui solo 438.000 coperti dalle acque.
Per l'aridità del clima, che è di tipo desertico o pre-desertico, nei bacini minori e nelle lagune l'evaporazione facilmente supera l'apporto idrico, e si formano estese saline, fra le quali son celebri quelle della riva caspica orientale. Deserti petrosi sono il grande pianoro di Ust-Urt, alto in media 200 m., che s' interpone fra il Caspio e l'Aral, e i gruppi del Grande e Piccolo Balkan che si elevano più a S., collegando con il Kapet-Dagh il Caucaso alle catene persiane settentrionali. A oriente dell'Aral e dell'Ust-Urt si stendono i due grandi deserti delle Sabbie Rossel (Kyzyl-Kum) e delle Sabbie Nere (Kara-Kum), separati dall'Āmū-daryā dai dossi petrosi nudi allineati in senso E.O. in prosecuzione del Nura-Tau (N. di Samarcanda). Deserti l'uno e l'altro, in cui, piuttosto che dune mobili, prevalgono lunghi cordoni di dune longitudinali, disposte, cioè, nella direzione stessa del vento dominante, fissate da una magra vegetazione: nella depressa zona interposta (takyr) piogge e nevi depositano sottili veli di limo, che resta nudo per la troppa salinità. Una serie di tali depressioni forma il solco dell'Ungus, nella zona mediana trasversale del Kara-Kum, erroneamente interpretato come antico letto fluviale. Verso N. la depressione aralo-caspica si allaccia alla pianura siberiana mediante le basse colline del Turgai, fra gli Urali e la Steppa dei Kirghisi. Prevalgono nella regione i terreni neogenici marini e lagunari, marnosi e arenacei, che formano una serie stratigrafica molto caratteristica, in parte trasgressiva sopra terreni del Paleogene e del Mesozoico. Il Caspio e il lago d'Aral sono considerati come i residui dell'antico Mare sarmatico o pontico, che alla fine del Miocene si estendeva dalla regione turanica al Mar Nero e al bacino di Vienna. Nel Quaternario antico, cioè nel glaciale, si trovava separato dal Mar Nero un mare chiuso aralo-caspico ad acque salmastre, esteso forse un milione di kmq., alimentato anche da una parte della calotta glaciale nord-europea. La storia geologica anche recente della regione non è però ben chiara a causa dei sollevamenti e abbassamenti che hanno deformate le superficie e accentuati i dislivelli, soprattutto fra il Caspio e l'Aral. Par certo che le acque di quest' ultimo per un certo periodo si riversassero nel Caspio attraverso la depressione attuale dell'Usboi decorrente a S. del pianoro di Ust-Urt; come par certo che per l'Usboi defluissero al Caspio in tempi storici (fra il sec. XIII e la fine del XVI) le acque di piena dell'Āmū-daryā.
Anche le zone desertiche petrose e sabbiose ricettano una qualche vegetazione, soprattutto di graminacee, arbusti spinosi, tamarischi, nonché macchie di Saxaùl (Haloxylon ammodendron), alberello contorto a scorza grossa e succosa e legno assai compatto.
La zona è tra le più scarsamente popolate: 1 ab. per kmq., con addensamento nelle plaghe irrigabili. Prevalgono i Kirghisi, cui si aggiungono Usbeki nomadi e Kara-Kalpaki specie nel delta dell'Āmū-daryā. Attiva è la colonizzazione russa nelle fertilissime terre irrigate.
Bibl.: Siögren, Ûber das diluviale Aralo-caspische Meer, in Jahrb. Geol. Reichsanst. Vienna 1890; Andrussow, Über die ehemaligen Uferlinien des Kaspischen Meeres, in Ann. géol. et min. d. Russie, 1900; Obrutschew, La Depressione Aralo-caspica (in russo), in Sap. Russ. Geogr. Ges., 1890; Hermann, Die alte Verbindung zwischen dem Oxus und dem Kaspischen Meer, in Peterm. Mitt., 1913; Machatschek, Auss Russisch Turkestan, in Zeitschr. Ges. f. Erdk., 1915.