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DEPRESSIONE

di Giuseppe Morandini - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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DEPRESSIONE (ted. Becken)

Giuseppe Morandini

Nell'ambito della morfologia terrestre e dai diversi studiosi della materia il termine è diversamente impiegato; con un significato generico da un lato e per fenomeni specifici dall'altro.

Genericamente il termine è usato per indicare quelle porzioni della superficie terrestre che risultano depresse, rispetto a quelle circostanti. Ciò può verificarsi per regioni che siano o non siano occupate dalle acque. Secondo A. Supan tale concetto ricorre anche nella considerazione della morfologia sottomarina.

Fenomeni più specifici e particolari vengono chiamati con questo termine sia da E. De Martonne sia da G. Rovereto. A questo termine si ricorre infatti per definire, secondo le vedute del primo, quelle particolari forme originatesi e stabilitesi sul margine a monte dei depositi di un piano costiero, fra questi e i terreni formanti l'ossatura continentale preesistente (depressione susseguente periferica).

Ma, secondo anche le vedute dei morfologi tedeschi, il termine è usato per indicare un fatto specifico del modellamento glaciale. Depressione centrale si considera quella stabilitasi alla base di un ripido acclivio nel tratto di passaggio a un pendio più dolce. In corrispondenza di questo punto, date queste condizioni, il potere di esarazione del ghiacciaio diventa massimo. Se si ammette questa constatazione come principio, si spiega come le varie conche lacustri, con l'aumentare dell'altezza, diminuiscano di dimensione e come, generalmente, nei piccoli bacini lacustri di alta montagna, ove altri fattori non intervengano, si trovi la profondità massima spostata verso il piede del piano di acclività.

Bibl.: G. Rovereto, Forme della Terra. Trattato di geologia morfologica, I e II, Milano 1923; E. De Martonne, Traité de géographie phys., Parigi 1926-29; A. Supan, Grundzüge der phys. Erdkunde, I e II, Lipsia 1930.

Vedi anche
Emmanuel de Martonne Geografo francese (Chabris, Indre, 1873 - Sceaux 1955). Formatosi alla scuola di P. Vidal de la Blache, fu professore a Rennes (1899), Lione (1906) e Parigi (1910) dove diresse per molti anni l'Istituto di geografia; membro dell'Accademia delle scienze. Tra i suoi lavori monografici sono da ricordare ... Gaetano Roveréto Geologo e geomorfologo (Mele 1870 - Genova 1952), prof. di geologia nell'univ. di Genova; socio nazionale dei Lincei (1947). È il principale illustratore della Liguria (notevole soprattutto La Liguria geologica). Autore d'un importante trattato di geomorfologia (Geologia morfologica, 2 voll., 1923-24), ... valle Depressione allungata posta tra due creste montuose, costituita da due opposti pendii (fianchi o versanti) che si incontrano lungo una linea congiungente i punti più bassi della v. o lungo una fascia pianeggiante (fondo di v.) con pendenza generalmente in un verso e, di solito, percorsa da un corso d’acqua ... esarazione Complesso di azioni erosive e abrasive da parte dei materiali clastici trascinati alla base di un ghiacciaio (morena di fondo) in movimento sulle rocce sottostanti, con produzione di solchi, di striature, di superfici lisciate e levigate.
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Vocabolario
depressióne
depressione depressióne s. f. [dal lat. depressio -onis, der. di deprimĕre «deprimere», part. pass. depressus]. – 1. L’atto, il fatto di deprimere, di portare cioè a un livello più basso, e, fig., di umiliare, di avvilire e sim.; con questo...
interduna
interduna s. f. [comp. di inter- e duna]. – In geografia fisica, la depressione allungata che separa due cordoni di dune.
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