DEPSIDI
. Quando il carbossile di un ossiacido aromatico eterifica l'ossidrile fenico di un'altra molecola di un ossiacido eguale o differente, si hanno composti che, oltre alla funzione di esteri, hanno anche la funzione fenica e la funzione acida; per es. da due molecole di acido p-ossi-benzoico si può avere il composto
I composti di questo tipo furono designati da E. Fischer e K.J. Freudenberg (1910) col nome di depsidi (dal greco σέψειν "conciare"), perché molte sostanze di questo gruppo presentano somiglianze con le sostanze tanniche, concianti per eccellenza, e sono come queste capaci di precipitare le soluzioni di gelatina e quelle di chinina. Essendo esteri, i depsidi vengono facilmente scissi per riscaldamento con gli alcali: si separano allora le due molecole di ossiacidi che li costituiscono. Due molecole di acido gallico possono unirsi insieme per formare diversi di-depsidi
Il secondo di questi due composti è l'acido m-digallico che (secondo Fischer e Freudenberg), legato al glucosio per formare il penta-digalloil-glucosio, è il costituente principale del tannino. Anche l'acido clorogenico, contenuto nel caffè, ha una costituzione simile a quella dei depsidi. Secoudo Freudenberg (1920) esso non è che un depside formato dall'unione di una molecola di acido caffeico con una di acido chinico, corrispondente probabilmente alla formula
Dal regno vegetale e precisamente dai licheni è stata ricavata inoltre tutta una numerosa serie di composti, appartenente per costituzione chimica al gruppo dei depsidi. Uno dei più noti è l'acido lecanorico, depside dell'acido orsellico, che si può estrarre da diversi licheni dei generi Lecanora e Variolaria.
Altri depsidi dei licheni sono l'acido giroforico (dai licheni del genere Gyrophora), l'evernico (dalla Evernia prunastri) il ramalico (dalla Ramalina pollinaria) il barbatinico (dalla Usnea barbata) il divaricatico (dalla Evernia divaricata) l'atranorico o atranorina (dalla Lecanora atra e da altri licheni) ecc.