dermatoglifo
L’insieme di solchi e creste cutanei che, assumendo forme e rapporti reciproci diversi, disegnano figure di vario tipo sulle superfici digitali, palmari e plantari. La differenziazione morfologica dei d. è dovuta in gran parte a fattori ereditari; essi rimangono immutabili dopo la nascita (salvo per quanto riguarda le dimensioni). Sui polpastrelli delle dita della mano i d. possono disegnare tre tipi fondamentali di figure (in ordine di complessità crescente, archi, lacci e vortici). I d. possono avere importanti applicazioni, oltre che in antropologia, anche in medicina legale (impronte digitali), in genetica umana (per la diagnosi di zigotismo dei gemelli) e in patologia, in quanto molti aspetti dermatoglifici caratteristici si ritrovano in connessione con alcune aberrazioni cromosomiche, quali la sindrome di Down.