DES ADRETS, François de Beaumont, barone
Nato nel 1512 o 1513 nel castello di La Frette (Isère), morto ivi il 2 febbraio 1587. Servì dapprima nell'esercito di Enrico II in Piemonte; poi, all'inizio delle guerre di religione, parteggiò per gli Ugonotti. E proprio alle tristi vicende del 1562-1563 egli doveva la sua celebrità. Impadronitosi infatti di Valenza e di Lione, vero padrone per un certo periodo del Delfinato, cominciò le sue scorrerie nella Provenza, segnalandosi per le vittorie che riportava, ma soprattutto per la crudeltà di cui dava prova contro i cattolici. I capi del partito cattolico cercarono di trascinalo con loro; ed egli, che oltre agl'interessi religiosi nutriva anche ambizioni politiche, pur non cedendo totalmente, cominciò a svolgere opera per la pacificazione (fine del 1562). Ma sul principio del 1563 venne arrestato; e si stava istruendo il processo, quando l'editto d'Amboise (12 marzo 1563) gli restituì la libertà. Da allora, l'uomo che era stato il terrore della Francia del sud-est rientrò nell'ombra. Ne uscì, nel 1567, durante la seconda guerra civile, per combattere questa volta contro gli Ugonotti; e nel 1585, per combattere il Lesdiguières.
Bibl.: E. e E. Haag, La France protestante, 2ª ed., a cura di E. Bordier, Parigi 1874 segg.; G. Brizard, Histoire du baron des Adrets, Parigi 1770, n. e.d, Valence 1890; J. Roman, Documents inédits sur le baron des Adrets, Vienna 1878.