DESCHAMPS de Saint-Amand, Antoine-François-Marie, detto Antony
Poeta romantico francese, nato a Parigi il 12 marzo 1800, morto a Passy il 29 ottobre 1869. Fu uno dei poeti francesi più intimamente legati all'Italia, dove soggiornò a lungo, particolarmente in giovinezza. Appassionato per Dante, ne tentò una traduzione in versi (1829); s'interessò anche all'Italia del suo tempo (Études sur l'Italie, in Revue des deux mondes, 1835; La Jeune Italie, 1842) tradusse la Resurrezione del Manzoni, e trasse dalle sue impressioni italiane materia di propria poesia (Les Italiennes, 1832). Appartenne al cenacolo romantico della Muse Française, insieme col fratello Émile (v.), col quale condivise il culto per Shakespeare (Le roi Lear, trad., 1835) Natura sensibile e viva, non rimase estraneo alle vicende della politica del tempo (v. Trois satires politiques, 1831, e numerose fra le sue liriche); ma il suo pensiero politico è ingenuo; e anche fra i suoi versi, i migliori sono quelli che riflettono la sua vita intima; soprattutto quelli in tono elegiaco che - nelle raccolte Dernières Paroles (1835), Réśignation (1839) - rispecchiano la sua rassegnata tristezza, mentre s'impadroniva di lui quella malattia nervosa, che doveva troppo presto troncargli ogni possibilità d'ulteriore creazione.
Opere: Poésies d'È. et A. D., Parigi 1842 (riprodotta nelle ristampe successive).
Bibl.: J. Marsan, Notes sur A. D., in Mémoires de l'Academie de Toulouse, 1909.