descrivere (discrivere)
Usato in Pg XXIX 97 A descriver lor forme più non spargo / rime, nel senso originario latino di " rappresentare col disegno o con lo scritto "; unito a forme rivela la tendenza di D. a un linguaggio aderente ai valori figurativi. Così pure in Pg II 44 tal che faria beato pur descripto: l'angelo che approda alle rive del Purgatorio renderebbe beato non " chiunque se lo sentisse descrivere ", ma piuttosto " chiunque ne vedesse anche soltanto l'immagine dipinta " (cfr., anche per il testo, Petrocchi, Introduzione 189 ss.; è tornato alla lezione parea beato per iscritto, dove per iscritto varrebbe " incontestabilmente ", A. Menichetti, in " Cultura neolatina " XXIX [1969] 5-8). In Pg IX 112 Sette P ne la fronte mi descrisse, il verbo ci dice che non si tratta di semplici segni, ma di forme di lettere accuratamente tracciate. Nel senso generico di " raccontare ", " rappresentare ", in If XXXII 8 discriver fondo a tutto l'universo. In Pg XVIII 12 quanto la tua ragion parta o descriva, il verbo, usato evidentemente secondo la tradizione retorica medievale, è in correlazione con ‛ partire '(che qui significa " dividere col pensiero ", " distinguere "), e quindi vale " dimostra e spiega " (Casini-Barbi), " esporre analiticamente " una tesi. Il verbo appare anche nell'edizione del '21 del Convivio (IV V 8) come integrazione congetturale; sia Busnelli-Vandelli che la Simonelli leggono fu ordinato.