desiderio
Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o psicologico.
Il d. sessuale può essere incluso tra le motivazioni omeostatiche volte a ricondurre l’organismo a uno stato di benessere; nella prospettiva psicologica, esso è attivato da stimoli di carattere affettivo. Dal punto di vista strettamente sessuologico, il d. sessuale può essere considerato come uno stato mentale insoddisfatto, di variabile intensità, creato da stimoli esterni (attraverso i sensi) o interni (fantasia, memoria, associazioni psichiche), che induce la sensazione del bisogno di condividere un’attività sessuale per soddisfare il bisogno stesso. Gli organi di senso sono da ritenere tra i principali fattori che alimentano la libido, rendendola contesto-dipendente; la loro recettività ai segnali sessuali viene biologicamente modulata dagli ormoni sessuali. Fattori neuropsichici e motivazionali possono concorrere a una forma speciale di d. che nelle forme estreme si avvicina al delirio.
Dal punto di vista della motivazione il d. sessuale può essere considerato l’espressione di tre grandi componenti: lo stimolo biologico istintuale, lo stimolo motivazionale affettivo, lo stimolo cognitivo a mettere in atto un comportamento sessuale. Della componente biologico-istintuale del d. fanno parte il livello costituzionale (aspetti neuroendocrini), i fattori stimolanti (farmaci, droghe, talune malattie psichiatriche) e, infine, i fattori inibenti (farmaci, droghe, malattie fisiche e mentali).
Una completa assenza di d., accompagnata da inibizione sessuale generale, con carente risonanza psichica di emozioni e situazioni potenzialmente sessuali, caratterizza la condizione comunemente nota come frigidità, che può essere dovuta a cause biologiche e psicosessuali. Nei casi di mancanza, oppure di forte attenuazione, del d., si tende generalmente a isolare l’aspetto psicologico-relazionale, sottovalutando quello fisico, e ciò vale soprattutto per la donna. Al contrario, l’aspetto biologico va sempre indagato, perché il corpo gioca un ruolo importante in tale fenomeno: alterazioni ormonali, quali la carenza di estrogeni (ipoestrogenismo) presente nei blocchi mestruali ‒ da dieta, stress fisici o psichici ‒ e in menopausa, possono bloccare, o comunque frenare, sia il d. sia la risposta di eccitazione. Lo stimolo motivazionale affettivo è collegato mediante il ruolo della fantasia al bisogno di attaccamento e di amore. Le motivazioni non sessuali al comportamento sessuale (ansia, sentimento di solitudine, abitudine, esigenza di confermare la propria identità o dimostrarsi la propria normalità, bisogno di umiliare o essere umiliati, di ottenere vantaggi) possono costituire fattori integrati che in varia misura influiscono sulla riduzione del desiderio. La valutazione del d. sessuale, e dei disturbi relativi alle sue variazioni in eccesso o in difetto, deve quindi tener conto di tutte le componenti, unitamente al complesso dei fattori organici che possono essere alterati dall’uso di farmaci (per es., tipica è la riduzione del d. sessuale con l’uso prolungato di alcuni psicofarmaci).