DESSIPPO o Dexippo (Δέξιππος, Dexippus)
Storico ateniese della seconda metà del sec. III d. C. Di nobile famiglia, rivestì le principali cariche cittadine (arconte eponimo, re, ecc.). Durante un'irruzione degli Eruli in Atene (267 circa), alla testa di duemila concittadini D. resistette ai barbari e riuscì, con l'aiuto della flotta romana, a ricacciarli. Questo episodio è significativo per l'atmosfera di decadenza in cui D. compose le sue opere. D. è tucidideo nello sforzo di drammatizzare gli avvenimenti singoli, soprattutto se contemporanei, anche con l'uso di ampî discorsi; la retorica classicheggiante è per lui, come per altri, l'ultimo rifugio di uno spirito impotente di fronte alla rovina delle vecchie forme di civiltà.
Le opere di D. sono tre: 1. Storia dei successori di Alessandro, in quattro libri, riassunto dell'opera di Arriano; 2. Cronografia, in dodici libri, che dai tempi antichi giungeva sino al 269-70 d. C.: breve storia universale a schema cronografico, poi continuata da Eunapio; 3. Scitica, l'opera più originale di D., la storia cioè delle irruzioni dei Germani dalla Russia meridionale (donde il titolo) nell'Impero romano dal 238 al 270 circa. Queste opere sono perdute, ma restano frammenti, di cui alcuni abbastanza lunghi, della prima e della terza. La seconda e la terza opera hanno lasciato inoltre indubbie tracce nella tradizione storica, per quanto a noi sia impossibile determinarne l'ampiezza. Nella Historia Augusta D. è adoperato solo per brevi aggiunte al testo che deriva da altra parte: la vecchia opinione che Erodiano fosse giunto alla Historia Augusta nel riassunto di D. è ormai abbandonata. Assai di più, probabilmeme, devono a D. Zosimo, Sincello e Zonara e, attraverso a Cassiodoro, Giordane.
È da distinguere da questo D. un Dessippo commentatore aristotelico, discepolo di Giamblico, di cui ci resta un commento alle Categorie, caratteristico per la sua forma dialogica.
Bibl.: I frammenti, con le testimonianze sulla vita, raccolti in Jacoby, Fragmente der griech. Historiker, II A, Berlino 1926, p. 452 segg. Si confronti E. Schwartz, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 288 segg.; Christ-Schmid, Geschichte der griechischen Litteratur, 6ª ed., Monaco 1924; W. Böhme, Dexippi fragmenta, in Commentationes philol. Ienens., II (1883), p. 1 segg.; H. Peter, Die Script. Hist. Aug., Lipsia 1892, p. 54 segg.; id., Die geschichtl. Litt. über die röm. Kaiserzeit, Lipsia 1897, p. 161 segg.; A. Busse, Der Historiker und der Philosoph Dexippus, in Hermes, XXIII (1888), p. 402 segg.