destare [part. pass. desto]
Nel comune significato di " svegliare ", in senso proprio, il verbo si trova adoperato in If IV 3 mi riscossi / come persona ch'è per forza desta, e XXIII 38; figurato, nel senso di " incitare ", " spingere ", in Pg XVIII 21 L'animo... / ad ogne cosa è mobile che piace, / tosto che dal piacere in atto è desto, " idest quam cito excitatur et movetur " (Benvenuto). Come intransitivo pronominale, in If VI 94 Più non si desta / di qua dal suon de l'angelica tromba, dove il verbo viene a significare, per estensione, " si alza ": Ciacco, come gli altri golosi, ‛ giacea ' per terra, ma si era ‛ levato a sedere ' al passaggio di D.; ora, finito il colloquio, Virgilio precisa che non ‛ si desterà ' più prima del Giudizio.
‛ Desto ' ricorre anche come aggettivo, sempre nel senso proprio di " sveglio ": If XXXIII 37 Quando fui desto... / pianger senti'... i miei figliuoli; XXXIII 43 Già eran desti; Pd XII 76 [s. Domenico] fu tacito e desto / trovato in terra da la sua nutrice.