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destro

Enciclopedia Dantesca (1970)
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destro


Presenta un numero piuttosto elevato di occorrenze, esclusive della Commedia, con una sola eccezione per il Convivio e una per le Rime. Si riferisce talvolta a una parte del corpo umano, da contrapporre esplicitamente a quella di sinistra (If XIV 110 'l destro piede [del Veglio di Creta] è terra cotta; XXXI 87 el tenea soccinto / dinanzi l'altro e dietro il braccio destro; Pg XIII 14), oppure a qualcosa " che sta a destra ": If XXXIV 43 la destra [delle tre facce di Lucifero] parea tra bianca e gialla; XXIII 31 S'elli è che sì la destra costa giaccia; Pg XXIX 121 Tre donne... da la destra rota [del carro] / venian danzando (ripreso in Pd XX 128).

La locuzione avverbiale ‛ a destra ' compare solo in If XVIII 71, Pg VII 46 e Pd X 97; negli altri casi, piuttosto numerosi, è sostituita dal sostantivo mano accompagnato dall'aggettivo d.: If IX 132 poi ch'a la man destra si fu vòlto; e così in XVII 118, XVIII 22, XXIII 129, XXVI 110, Pg I 22, XI 49, XII 100 (dove significa più esattamente " dalla parte destra "), XXV 110, Pd XXVII 46, dove la determinazione è più completa: a destra mano d'i nostri successor. Ma ricorrono, nello stesso significato, anche altri sostantivi, talvolta in unione con un possessivo: If XVI 112 ei si volse inver' lo destro lato (e così in Pd XVIII 52 e Rime LXIX 4; analogamente, con canto, in If IX 47 e Pg III 89; parte, in Pd III 110, " alla mia destra "; fianco, in Pg X 26); If XII 97 Chirón si volse in su la destra poppa; XVII 31 scendemmo a la destra mammella; XV 97 in su la gota / destra si volse; Pg XXVI 4 feriami il sole in su l'omero destro; XXXII 16 vidi 'n sul braccio destro esser rivolto / lo glorïoso essercito (ver lo braccio destro anche in Cv III V 15). Da notare che in parecchi casi l'espressione dipende dal verbo ‛ volgersi ' o ‛ rivolgersi '. Più singolari i due passi di Pg XXII 122 Io credo ch'a lo stremo / le destre spalle volger ne convegna, sempre per indicare " andar a destra ", e If XXX 93 li due tapini / che fumman... / giacendo stretti a' tuoi destri confini, " alla tua destra ".

Con significato metaforico ricorre in If XXI 82 (fato destro, " propizio ", " favorevole "), e in Pg XXX 116 questi fu tal... / ch'ogne abito destro [" volto al bene "] / fatto averebbe in lui mirabil prova.

Sostantivato, al femminile, vale " la mano destra " (Pg XIX 81 le vostre destre sien sempre di fori), o semplicemente " mano ", come in Pd VI 26 e XV 6. In Pg XII 133 è possibile sia l'una che l'altra interpretazione. Ma si trova adoperato anche al maschile, secondo un uso già documentato in Brunetto Latini (Tesoretto 2182 " Or si ne va il maestro / per lo camino a destro "): cfr. Pd XV 19 dal corno [della croce] che 'n destro si stende, e Pg XIV 141 in destro feci, e non innanzi, il passo (per la variante indietro a questo verso, cfr. Barbi, Problemi I 249 e Petrocchi, Introduzione 144). In Pd XXXII 124 può intendersi sottinteso il sostantivo ‛ lato ', come vogliono il Lana, il Buti e, tra i moderni, Casini-Barbi; ma è da notare il costrutto diverso da quello della terzina precedente (colui che da sinistra le s'aggiusta [alla Vergine] / è 'l padre... / dal destro vedi quel padre vetusto...), che fa pensare a un uso analogo a quelli già visti (Pd XV 19 e Pg XIV 141), con valore avverbiale: " a destra ".

Vocabolario
dèstro-
destro- dèstro- [dall’agg. destro1]. – Prefisso usato in chimica per indicare un composto che possiede la proprietà di far ruotare verso destra, cioè nel senso di rotazione delle lancette dell’orologio, il piano di polarizzazione di una...
dèstro²
destro2 dèstro2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Opportunità, occasione: darsi, presentarsi, offrirsi il d. (ant. venir destro); cogliere il d., profittare dell’occasione. 2. ant. a. Bisogno corporale: in quell’una [seggia]...
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