DEUCALIONE (Δευκαλίων, Deucalion)
Nella mitologia classica è figlio di Prometeo. Incerta è la madre, giacché, secondo le varie tradizioni riferentisi a Prometeo, ella apparisce di volta in volta col nome di Pandora o di Prinea o Prilea o della Oceanina Esione. Come Prometeo è il creatore degli uomini, così Deucalione è colui da cui prende origine la nuova generazione umana, dopo la distruzione dell'antica, ed è figura parallela a quelle di Foroneo (Peloponneso) e di Leucarione (Focide). La sua leggenda è estesa in tutta la Grecia settentrionale (Epiro, Tessaglia) e in gran parte di quella centrale e si può compendiare nella tradizione ellenica del diluvio universale, inviato da Zeus per distruggere la malvagia schiatta umana. A questo scopo Zeus copre d'acqua la terra, annegando in essa tutti gli uomini, eccettuato Deucalione e sua moglie Pirra (figlia di Epimeteo e di Pandora), che si salvano in una cassa e toccano terra sulla cima del monte Otri, o (per influsso del santuario di Delfi) sul Parnaso. Qui essi ricevono l'oracolo secondo il quale essi debbono gettar dietro di sé "le ossa dell'antica madre" cioè le pietre: dalle pietre lanciate da Deucalione nascono gli uomini nuovi, da quelle lanciate da Pirra nascono le nuove donne. Dal matrimonio di Deucalione e Pirra nacque Elleno, considerato poi come capostipite di tutti gli Elleni, e delle loro varie stirpi, e relativamente tardi si considerò come sede di Deucalione quella parte dell'Epiro, presso Dodona, in cui abitavano gli Helloi o Selloi, da cui gli Elleni trassero il loro nome. Così Deucalione, per essere messo in stretta relazione con i santuarî più antichi di Dodona e di Delfi, era considerato quale fondatore di templi e di culti, oltre che di città. L'etimologia del nome di Deucalione è oscura.
Bibl.: Weizsäcker, in Roscher, Lexikon d. gr. u. röm. Myth., I, 994 segg.; Tümpel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 261 segg.; Preller-Robert, Gr. Myth., 4ª ed., Berlino 1884-86, p. 84 segg.; O. Gruppe, Griechische Mythologie, Monaco 1906, p. 94 segg.