devoto (divoto)
La parola è usata da D. solo in poesia. Ha il senso originario di " consacrato " (dal latino devovere), cioè " dedito a Dio ", in Pg VI 91 Ahi gente che dovresti esser devota, dove la totalità della dedizione religiosa degli ecclesiastici importa, come correlazione implicita, il distacco dalle cose temporali in genere, piuttosto che riferirsi, come vogliono alcuni interpreti, alla sola prescrizione dei due versi seguenti (lasciar seder Cesare, ecc.); così in Pd XXII 106 S'io torni mai, lettore, a quel divoto / trïunfo, dove non si può escludere il rapporto di d. con la virtù contemplativa del settimo cielo, anche se divoto triunfo può significare genericamente il Paradiso; e in Fiore XCV 3.
Per il rapporto dedizione-distacco, sollecitante un atteggiamento di umiltà, la preghiera trova in d. il più felice attributo: Pg XXIII 88 Con suoi prieghi devoti e con sospiri; Pd XIV 22, XXI 60, XXXIII 42; disposto anche ad assumere valore avverbiale nell'aderire, più che al soggetto, all'atto del pregare: Pg VIII 16 e l'altre poi dolcemente e devote / seguitar lei; IX 109, Pd II 46, XXIV 29, XXVI 94; in esso talvolta sopravvive lo spirito della preghiera già recitata: Pg XIII 82 da l'altra parte m'eran le divote / ombre (che aveva sentite invocare Maria e tutti i santi), XXIII 21.
Dal concetto di pia dedizione si origina in alcuni casi quello della sottomissione: Pg XXIX 28 Eva / ... là dove ubidia la terra e 'l cielo / ... non sofferse di star sotto alcun velo; / sotto 'l qual se divota fosse stata..., e 119 [il carro] del Sol... fu combusto / per l'orazion de la Terra devota, dove è preferibile l'interpretazione che riferisce l'attributo a Terra, piuttosto che a orazion, poiché nella preghiera la Terra rammenta di essere stata sempre docile al volere di Giove (cfr. Ovid. Met. II 287-300). Significativo in questo senso l'accoppiamento con suddito, in Pd XXXI 117 cui questo regno è suddito e devoto; qui la matrice sentimentale rimane operante (" non per timore le è sottomessa, ma per amore ", Torraca), mentre si attenua in Pg XXXII 107 io... tutto ai piedi / d'i suoi comandamenti era divoto.