DHŪ NUWĀS
. Nome dato dalla tradizione islamica e dagli scrittori arabi al re degli Omeriti, le cui persecuzioni contro i cristiani, culminate nei massacri di Naǵrān, determinarono l'intervento degli Aksumiti nell'Arabia Meridionale e la conquista che essi fecero del paese nel 525 d. C.: il re era pagano, avrebbe agito sotto l'influenza dell'elemento giudaico fortissimo allora colà, e trovò la morte combattendo contro gl'invasori africani. Negli Acta Harethae (sec. VI) è chiamato Δουναάν. Il suo nome proprio è dato dalle fonti nordarabiche (che ne fanno il protagonista della persecuzione degli Aṣhāb al-Ukhdūd, Corano, LXXXV), nella forma Zur‛ah, che egli avrebbe cambiato in Yūsuf (Giuseppe) assumendo il giudaismo. Comunque debba accogliersi la veridicità di questa denominazione, Dhū Nuwās è semplicemente o un soprannome, secondo la spiegazione tradizionale araba (lett. "colui dal ricciolo pendente") o un'indicazione di pertinenza familiare (lett. appartenente alla famiglia, alla stirpe dei Nu'as), indicazione perfettamente rispondente all'antico uso sud-arabico, e relativa alla famiglia o stirpe dei Nu'as, che realmente esisteva nello Yemen; il passaggio da Nu'as a Nuwās sarebbe dovuto ai tradizionisti nord-arabici che, non sapendo di tale famiglia, avrebbero acconciato il nome secondo il loro linguaggio, per dargli un significato.
Bibl.: Th. Nöldeke, Geschichte der Perser und Araber zur Zeit der Sâsâniden, Leida 1879; I. Guidi, La lettera di Simeone vescovo di Bêth-Arsam sopra i martiri omeriti, in Mem. Acc. Lincei, VII; W. Fell, Die Christenverfolgung in Südarabien und die himjarisch-äthiopischen Kriege nach abess. Überl., in Zeitschr. deutsch. Morg. Ges., XXXV; Fr. M. Esteves Pereira, Historia dos martyres de Nagran, Lisbona 1899; A. Moberg, The book of the Himyarites, Lund 1924; C. Conti-Rossini, Storia d'Etiopia, I, Milano 1928.