DI LORENZO, Concetta Carolina Amelia, detta Tina
Attrice, nata a Torino il 4 dicembre 1872, morta a Milano il 25 marzo del 1930. Era figlia di Corrado, dei marchesi di Castellaccio, e dell'attrice Amelia Colonnello. Esordì a 14 anni come prima attrice in Dionisia di Dumas, a Torre del Greco, riportando un vivo successo, che si rinnovò nelle piazze percorse poi dalla modestissima compagnia Crescenzo-Di Majo. Nel 1889 al Rossini di Napoli, con Ferrati, accanto ad Anna Pedretti, ebbe un esito clamoroso in Ruit Hora, del duca Proto di Maddaloni. La fama della giovane attrice si andava diffondendo, e nel 1890 fu chiamata a sostituire Pierina Giagnoni, morta, nella compagnia Paladini-Bollini-Passerini: e qui, sotto la direzione del Paladini, sviluppò meglio le sue doti e affinò la sua arte. Il successo si rinnovava nel repertorio vario che andava dal Mondo della noia a Santarellina, da Fuoco al convento alle Vergini. Il capocomico G. B. Marini la scritturò come prima attrice giovane accanto a Virginia Marini; ma Francesco Pasta, capocomico avveduto, le offrì il posto di prima attrice assoluta nella sua compagnia Pasta-Garzes-Reinach (1891), che era considerata come una delle primissime. Alla morte del Garzes e dopo il ritiro del Pasta (1897), la Di L. si unì con Flavio Andò, e la compagnia, per varî anni, fu la migliore e la più fortunata d'Italia. Dopo il matrimonio con Armando Falconi (suo cugino, che si era fatto suo paladino battendosi in duello contro un giornalista scortese, a Budapest), la sua compagnia si chiamò per varî anni Di Lorenzo-Falconi, e di essa rimase a lungo vivo il ricordo. Nel 1913 tentò al Manzoni di Milano una compagnia stabile, diretta da Marco Praga; ma l'esito non corrispose. Riprese la vita vagabonda; ma una sera scomparve dalle scene, per riapparirvi a Roma nel 1926, nella Locandiera, durante una recita di beneficenza.
Una delle maggiori emozioni la Di L. ebbe nel 1893, quando a Firenze recitò con grande delicatezza Pamela, con Tommaso Salvini. In un primo momento, le parti passionali a sfondo drammatico non avevano da lei un rilievo sufficiente; ma presto la passione vibrò, e si manifestò vivace come in Casa Paterna, seducente come in Amanti, ecc. Attrice coscienziosa, recitava ogni sera con lo stesso amore. L'ammirazione di tutti i pubblici italiani si rinnovò nell'America del Sud, in Russia, in Ungheria, nei Balcani.
Bibl.: E. Serretta, T. di L., Milano 1920; C. Antona-Traversi, T. di L., cenni biografici e artistici, Pisa 1897.