DIAFANOSCOPIA (dal gr. διαϕανής "trasparente" e -scopia "ispezione")
È un metodo d'esame che si applica per la diagnosi delle affezioni morbose delle cavità accessorie del naso. T. Heryng, di Varsavia, dimostrò per primo, nel 1889, come introducendo nella bocca d'un malato di sinusite mascellare, una lampadina a incandescenza di 4-12 volts, la faccia s'illumina solo dal lato sano. L'esame va praticato al buio. Allo stato normale la trasparenza facciale si traduce con due macchie luminose variabili per ampiezza ed intensità a seconda della conformazione e dello spessore delle ossa della faccia. Con idonei apparecchi il metodo è stato poi esteso anche all'esplorazione dei seni frontali ed etmoidali. Il valore diagnostico della diafanoscopia è però relativo, perché i seni omonimi che vengono fra loro comparati non sono quasi mai uguali per forma e dimensione. Meno attendibili ancora sono i risultati quando la lesione è bilaterale o quando i seni sono piccoli o mancanti.