DIAMANTE (XII, p. 737)
Secondo i dati raccolti o stimati da S. H. Bale nel Minerals Yearbook, la produzione mondiale dei diamanti nel periodo 1937-45 ha raggiunto i 99.503.399 carati (con un minimo di 9.210.529 carati nel 1941 e un massimo di 14.257.157 nel 1945) dei quali i due terzi circa (64.785.084 carati) sono rappresentati dalla sola produzione del Congo Belga pari a (10.386.000 carati nel 1945).
Il 20% dei diamanti prodotti sono attualmente impiegati per la produzione di gioielli, mentre l'80% è destinato a scopi industriali. Fra gl'impieghi più importanti dei diamanti, fatta eccezione di quello delle polveri abrasive, sciolte o tenute insieme da materiale legante, si ricordano: la preparazione delle ruote di molature, le corone di trivellazione, l'uso nella tornitura di precisione e nella trapanatura di precisione dei metalli teneri, nonché delle sostanze non metalliche. I diamanti sono inoltre impiegati per matrici di trafilatura a diamante, per la produzione dei fili sottili di materiali duttili, in particolare i filamenti di tungsteno. Infine, i diamanti servono alla produzione dei penetratori per l'esecuzione delle prove di durezza e delle punte per incisione.