DIASCOPIA (dal gr. διό "attraverso", δχοπέω "guardo") o Diafanoscopia, Trans-illuminazione
Metodo istrumentale usato per l'esame di cavità del corpo non accessibili agli strumenti endoscopici. La ricerca s'esegue in ambiente oscuro, applicando una sorgente luminosa (lampada elettrica) collocata in un tubo cilindrico opaco, chiuso a un estremo, contro la parete della cavità da esaminare, la quale in condizioni normali presenta alla diascopia un'area di trasparenza roseo-chiara. In condizioni patologiche (infiammazioni, tumori) l'area di trasparenza si riduce fino a scomparire. Le modificazioni della trasparenza sono rese più evidenti dal confronto con la cavità simmetrica, quando esiste. Il metodo è usato soprattutto in otorinolaringoiatria, per la diagnostica delle malattie dei seni frontali e mascellari. La diascopia è stata anche consigliata, ma è ora abbandonata, per l'esame delle malattie dello stomaco (gastrodiafanoscopia); e s'usa per la diagnosi differenziale delle raccolte liquide della vaginale propria del testicolo.