Uomo politico malgascio (n. Vatomandry, Tamatave, 1936 - Antananarivo 2021). Ufficiale di marina, fu ministro degli Esteri dal 1972 al 1975 e nel 1973 stipulò con la Francia un accordo per il ritiro delle forze armate francesi dal Madagascar. Nel giugno 1975 fu nominato capo dello Stato dal Direttorio militare al potere dal 1972 e in seguito fu eletto presidente della Repubblica con poteri esecutivi (dic. 1975). Costituito nel marzo 1976 il partito Avant-garde de la révolution malgache (di orientamento socialista), che dominò la vita politica del paese, R. nazionalizzò la struttura produttiva, ripristinando al contempo la tradizionale organizzazione rurale. Nel marzo 1990, sotto la pressione di crescenti tensioni sociali e di una forte opposizione alle sue tendenze autoritarie, avviò una liberalizzazione del regime; nel luglio 1991 rinunciò al potere esecutivo, rimanendo presidente della Repubblica con poteri ridotti, fino alla sconfitta nelle elezioni presidenziali del febbr. 1993. Rieletto presidente della Repubblica nelle elezioni anticipate del gennaio 1997, R. si fece promotore di una riforma dello Stato in senso federale che prevedeva però, oltre al decentramento regionale, anche un rafforzamento del potere esecutivo. Nelle contestate elezioni presidenziali del dic. 2001 R. fu sconfitto dal conservatore M. Ravalomanana, imprenditore proprietario di una rete televisiva, e qualche mese dopo fu costretto all'esilio (2002).