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TAJANI, Diego

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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TAJANI, Diego


Patriota, magistrato e uomo politico, nato a Cutro (Catanzaro) l'8 giugno 1827, morto a Roma il 2 febbraio 1921. Laureatosi in giurisprudenza nel 1850 e datosi all'avvocatura, assunse (1858) la difesa, davanti alla Gran Corte criminale di Salerno, dei superstiti della spedizione di Sapri e particolarmente di Giovanni Nicotera. Perseguitato per questo fatto dalla polizia borbonica, emigrò volontariamente in Piemonte ed entrò (1858) nella magistratura subalpina. Durante la seconda guerra d'indipendenza, partì volontariamente come semplice soldato e fu poi promosso uditore militare col grado di colonnello. Rientrò quindi nella magistratura raggiungendo il grado di procuratore generale presso le Corti d'appello di Catanzaro e di Palermo (1867-1872). Entrò alla Camera come deputato di Amalfi nel 1874 e fu rieletto anche nelle due successive legislature (XIII e XIV). Ministro di Grazia e giustizia col Depretis (1878-79;1885-87), propose l'abolizione dei collegi uninominali e fu rieletto nella prima circoscrizione di Salerno (XV-XVIII legislatura 1882-1894). Senatore del regno dal 25 gennaio 1896, fu lo stesso anno nominato R. Commissario di Napoli. Nel 1875, nel processo Luciani-Sonzogno, difese Raffaele Sonzogno; nel 1878 difese F. Crispi accusato di bigamia; l'anno appresso ottenne dalla sovrana clemenza la grazia a Passanante, e si occupò dell'annullamento del matrimonio di Giuseppe Garibaldi con la marchesa Raimondi.

Vedi anche
Villa, Tommaso Uomo politico e avvocato (Canale 1832 - Torino 1915); genero di A. Brofferio e deputato della Sinistra (1865-1909), ricoprì le cariche di ministro degli Interni (1879) e della Giustizia (1879-81); fu presidente della Camera (1895-97; 1900-02) e senatore (dal 1909). Pisanèlli, Giuseppe Pisanèlli ‹-s-›, Giuseppe. - Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato per i suoi sentimenti antiborbonici, fuggì a Civitavecchia, poi ... mafia Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente. 1. Storia La mafia nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle rivendicazioni dei contadini. A fine Ottocento ... Gianturco, Emanuele Giurista e uomo politico italiano (Avigliano, Potenza, 1857 - Napoli 1907); prof. di diritto civile nell'univ. di Napoli dal 1892. Giurista insigne, combatté strenuamente ogni imitazione straniera, tendendo alla ricostruzione sistematica dei principî fondamentali del diritto positivo italiano: attorno ...
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    Avvocato e uomo politico (Cutro 1827 - Roma 1921). Difensore (1858) dei superstiti della spedizione di Sapri, dovette per questo emigrare in Piemonte. Deputato (1874-95), senatore (1895), vicepresidente della Camera (1876-80; 1881-86), ministro della Giustizia con Depretis (1876-79; 1885-87).
Vocabolario
diègo
diego diègo s. m. [forse dal nome proprio di persona] (pl. -ghi). – Nome region. (Italia centr.) del pettirosso.
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