Tajani, Diego
Magistrato e uomo politico (Cutro, Catanzaro, 1827 - Roma 1921). Laureatosi in giurisprudenza nel 1850, avvocato, assunse (1858) la difesa, davanti alla Gran corte criminale di Salerno, dei superstiti della spedizione di Sapri. Perseguitato per questo dalla polizia borbonica, emigrò volontariamente in Piemonte e nel 1858 entrò nella magistratura subalpina. Dopo aver partecipato come volontario alla seconda guerra d’indipendenza, riprese la sua carriera di magistrato, raggiungendo il grado di procuratore generale presso le Corti d’appello di Catanzaro (1867-69) e poi di Palermo (1867-1871). In questa veste cercò di combattere la collusione tra una parte della polizia e la mafia e denunciò le coperture talvolta assicurate a quest’ultima da parte del potere politico. Eletto deputato nel 1874, fu ministro di Grazia e giustizia dal 1878 al 1879 e dal 1885 al 1887. Vicepresidente della Camera dal 1876 al 1880 e dal 1881 al 1886, venne nominato senatore nel 1896.