DIEPPE (A. T., 32-33-34)
Città della Francia sulla Manica, capoluogo di circondario nel dipartimento della Senna Inferiore, con 24.945 ab. (1926). È sede di sottoprefettura, di tribunale civile e di commercio, di scuole primarie e secondarie; possiede una biblioteca e altri istituti di cultura. La sua posizione, allo sbocco del fiume Arques nella Manica, in una sicura insenatura che si apre nella costa, in questo tratto limitata da alte falaises biancastre, ne fa un importante porto di commercio e di pesca, e un attivo centro industriale e balneare. Ha aspetto moderno, con strade ampie e regolari. Il movimento affluisce nei dintorni del porto e sulle ampie banchine che vi prospettano. A O. vi è la spiaggia, elegante e affollata di alberghi e luoghi di divertimento; a E. il sobborgo di Le Pollet, abitato da pescatori e marinai, che si estende in parte a destra del canale e del porto, in parte fra il canale, il porto e i bacini, e comunica con la città per mezzo di due ponti girevoli.
Il porto è largo, profondo, diviso in due parti riunite da un canale; è fornito di tre bacini. Il canale d'ingresso ha m. 7 di profondità e m. 75 di lunghezza ed è fiancheggiato da due moli, lunghi rispettivamente m. 850 quello di O. e m. 530 quello di E. Molto attivo è il commercio che si svolge attraverso questo porto, specialmente con l'Inghilterra e gli altri paesi dell'Europa settentrionale: tra i principali articoli di esportazione sono i prodotti agricoli (cereali, olî, patate, frutta), bestiame, tessuti, alcool; s'importano carbone, ferro, legname, filati, macchine. Dieppe è inoltre un notevole centro industriale: cantieri di costruzione navali, manifattura dei tabacchi, fabbricazione di macchine, ecc., e lavorazione di oggetti in avorio, produzione locale caratteristica, che data sin dal sec. XIV. È assai in fiore l'industria peschereccia.
Dieppe è servita da importanti linee, che la uniscono a Parigi, a Le Havre, ecc.; un servizio giornaliero di piroscafi, Dieppe-New Haven, serve alle comunicazioni con l'Inghilterra.
Monumenti. - La chiesa di San Giacomo, incominciata a ricostruire nel sec. XIII, è nelle parti più elevate in stile gotico fiammeggiante (sec. XIV). L'attuale castello fu costruito anch'esso verso la stessa epoca sull'altura che domina la città, quadrato, con torri angolari riunite da cortina a caditoie. La ricchezza di alcuni armatori ornò alcune delle cappelle della chiesa di San Giacomo, per es. quella della famiglia Ango (1536), sepoltura dell'armatore famoso, dove agli elementi di stile gotico fiammeggiante si mescolano quelli del Rinascimento italiano, come nella cappella del Tesoro, ove si vedono curiose sculture raffiguranti i popoli d'America. La chiesa di S. Remigio, cominciata nel 1522 in stile gotico e finita nello stesso stile nel sec. XVII (salvo nella facciata del 1640, con importanti elementi classici) ha l'interno in stile del Rinascimento. La città fu ricostruita completamente durante il sec. XVIII e il XIX, e grandi edifici furono innalzati per il porto e la stazione balneare (v. tavv. CLXXIX e CLXXX).
Storia. - Centro di abitazione all'epoca romana, Dieppe non viene menzionata che dal sec. X in poi e diventa importante nel sec. XII: difatti essa si sviluppa soltanto dopo la conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni. I re di Francia ne capirono l'importanza e colmarono i suoi abitanti di numerosi privilegi e favori. Da Dieppe, che come porto sulla Manica non aveva altro rivale che Saint-Malo, partirono nel sec. XIV le celebri spedizioni di corsari che andarono sino nell'Africa e nell'Islanda (1364: fondazione nella Guinea dello stabilimento detto del Piccolo-Dieppe). Ma dopo essersi impadroniti di Southampton (1339), i Dieppesi, in seguito alla battaglia d'Azincourt (1415), caddero sotto la dominazione inglese e vi restarono fino al 1435. A quest'epoca la prosperità della città cresce; una borghesia ricca, industriosa e commerciante vi si sviluppa. Gli armatori, tra cui è necessario nominare il celebre Ango, inviarono un'intera flotta a devastare il Portogallo (1530) e parteciparono alle nuove scoperte (Canada, Labrador, Florida, Louisiana). Ma le guerre di religione del sec. XVI, poi la peste, dal 1668 al 1670, devastarono la città. La revoca dell'editto di Nantes le portò un colpo fatale per l'emigrazione di molti protestanti.
Bibl.: L. Vitet, Histoire de Dieppe, 2ª ed., Parigi 1844; A. Bouiteller, Histoire de la ville de Dieppe, Dieppe 1878; S. Hardy, Histoire de l'Église réformée de Dieppe, Parigi 1897; La Normandie monumentale, Le Havre 1893-1899; J. E. Blanche, Dieppe, Parigi 1928; G. Huard, L'art en Normandie, Parigi 1928 (v. l'indice); E. Deshoulières, Dieppe, 1930.