Bonhoeffer, Dietrich
Teologo luterano tedesco (Breslavia 1906 - lager di Flossenbürg 1945). Laureatosi in teologia nel 1930, si dedicò all'attività pastorale: i suoi anni giovanili sono caratterizzati dall’impegno ecumenico, focalizzato sulla questione della pace vista in prospettiva strettamente teologica. Dopo l’ascesa di A. Hitler al potere divenne una delle guide della ‘Chiesa confessante’ e si batté con coraggio contro la Chiesa filonazista dei ‘cristiani tedeschi’. Scoppiata la guerra (1939), partecipò alla lotta, teorica e militare, contro il regime, approvando la teoria dell’uccisione del tiranno. Imprigionato nel 1943, riuscì a far uscire dal carcere testi, lettere e frammenti (raccolti successivamente in Widerstand und Ergebung, 1951; trad. it. Resistenza e resa). Fu impiccato nel 1945, dopo un processo sommario. La sua dottrina ha costituito una netta inversione della rotta teologica: all’abitudine di contestare il mondo in nome di Dio, B. ha sostituito la contestazione di Dio in nome del mondo «divenuto adulto», ponendo i presupposti per le teologie della secolarizzazione, della rivoluzione e, in qualche modo, anche della teologia della «morte di Dio». La morale per B. non si basa sul concetto astratto del bene, ma su quello che realisticamente aderisce alla storia, soprattutto facendosi carico del destino di tutti: si tratta del concetto di ‘sostituzione’, che caratterizza sia la dottrina sia la personale testimonianza di Bonhoeffer. Le sue opere, tra le quali si ricordano Akt und Sein (1931; trad. it. Atto ed essere), Nachfolge (1937; trad. it. Sequela), Ethik (post., 1949; trad. it. Etica) sono state raccolte in Dietrich Bonhoeffer Werke (1986-99); in lingua italiana sono stati pubblicati i dieci tomi delle Opere di Dietrich Bonhoeffer (1994-2010).