BUXTEHUDE, Dietrich
Uno dei più grandi organisti di tutti i tempi, nato nel 1637 a Helsingör o a Helsingborg: non dunque ben accertato se fosse svedese oppure danese. Allievo, fin da bambino, del padre Giovanni, il B. era nel 1657 organista a Helsingborg, nel 1660 lo ritroviamo a Helsingör, indi a Lubecca, ove, nel 1673, istituì le "musiche serali", che poi ebbero un notevole successo: si trattava di grandi concerti che si tenevano dopo i vespri nelle cinque domeniche dell'Avvento. Morì a Lubecca il 9 maggio 1707. La misura della fama che il B ebbe ai suoi tempi è data dal viaggio compiuto da G. Sebastiano Bach da Arnstadt a Lubecca per ascoltare le esecuzioni di lui.
Finché visse, pochissime opere del B. furono stampate; le musiche serali che, secondo l'uso vigente, furono create nuove anno per anno, per ora non sono state rinvenute; si conoscono invece 7 sonate per violino, viola da gamba e basso continuo, op.1; altre 7 sonate per gli stessi strumenti, op. 2; ambedue le opere sono edite ad Amburgo nel 1696; Die fried- und freudenreiche Heimfahrt des alten Simeon (1674); Die Hochzeit des Lammes und die freudenvolle Einholung der Braut (1678); cinque arie nuziali (1673-75, 1695 e 1698), Castrum doloris, templum honoris, 1705. Inoltre il B. compose un gran numero di preludî, variazioni e fantasie corali per organo. L'accurata elaborazione del contrappunto, il libero volo della fantasia nella forma soggettiva delle sue opere, quasi romantiche, ci fanno comprendere la stima che i suoi contemporanei di tutti i paesi gli tributarono. Facendo seguito alle raccolte complete delle opere per organo, pubblicate da Ph. Spitta (1876-78) e a molte composizioni minori, si viene pubblicando dal 1925 un'edizione commentata delle opere complete del B.
Bibl.: H. Jimmerthal, D.B., Lubecca 1877; L. Köhler, D.B. und sein Einfluss auf die damalige Kunstentwicklung, in Neue Zeitshcrift für Musik, 1869, p. 352; A. Pirro, D.B., Parigi 1913; M. Seiffert, D. Buxtehudes Abendmusiken und Kirchenkantaten (Introduzione dei Denkmäler deutscher Tonkunst, I, XIV (1903); C. Stiehl, D. Buxtehudes Instrumentalwerke (sonata op. 1 e op. 2, oltre a sei per due violini e una per violino, viola da gamba e basso continuo), in Denkmäler deutscher Tonkunst XI, 1903; W. Stahl, Tunder und D. B., in Zeitschrift f. lübeckische Geschichte und Altertumskunde, VI (1920).