difesa (difensa)
Significa l'atteggiamento o l'opera intesa a impedire che persona o cosa ricevano offesa; in Pd XIV 116 l'ombra che, per sua difesa, / la gente con ingegno e arte acquista, la ricerca dell'ombra mira a impedire il danno dell'eccesso di luce o di calore. In Rime CVI 97 ah com poca difesa / mostra segnore a cui servo sormonta!, significa piuttosto la facoltà o la forza di difendersi; mentre in Cv III X 8 savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da l'altro, significa le forze e i mezzi impegnati a impedire.
Vale piuttosto " protezione ", in Pd XXVII 57 o difesa di Dio, perché pur giaci?, dove va notato che nel salmo che ispira l'espressione (43, 23) l'apostrofe è rivolta direttamente a Dio, mentre D. la rivolge all'opera di Dio (" non vale propriamente Vendetta, ma congiunge i sensi del comune Difendere e del Vietare con fatti. Qui la Difesa è quasi personificata, e invitata a venire ", Tommaseo, Dizionario).
Vale solo " impedimento " o " mascheramento ", in riferimento alla donna dello schermo che era servita a impedire che il sentimento amoroso di D. per Beatrice fosse conosciuto: così in Vn VII 1 quasi sbigottito de la bella difesa che m'era venuta meno. Secondo questa accezione il termine assume valore metaforico e predicativo, in Vn IX 1 la gentile donna ch'era stata mia difesa; IX 5 quella donna la quale è stata tua lunga difesa, e X 1. Nel senso di " riparo " si ricordi la variante a tua difensa in Pd V 39, in luogo di a tua dispensa: cfr. Petrocchi, ad l.
Le locuzioni ‛ stare alle d. ' e ‛ mettersi alle d. ' valgono " stare sulla difensiva ", " guardarsi ", in Fiore XXV 13 Con ciaschedun de' star a le difese, e XLVII 5 Allor sì mi rimisi a le difese / co' miei pensieri; mentre in XXXII 3 contra ciascuno star a le difese. / e per donar e per ricever morte, le due finali generalizzano il significato verso uno stato di allarme, attento tanto alla d. quanto all'offesa; e così anche in CXXVIII 4.
La locuzione ‛ far d. ' significa " opporre resistenza ", come in Fiore XXX 9 ciò fu Vergogna, che fé gran difensa, e CCXXV 11 si che nessun vi fece più difese; o semplicemente vale " resistere ", come in Rime L 8 che lungiamente i' possa far difesa (" è difficile fondarsi su questa parola, come faceva il Bartoli, per riconoscere nella donna quella dichiarata difesa di Dante in un capitolo (IX) della Vita Nuova ", Contini).
La locuzione avverbiale di Fiore CXXXVII 7 san difesa / potete prender quanto il nostro vale, significa " senza impedimento " ovvero " facilmente ".