differenza
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori colorate, così la parte razionale ha suo occhio, con lo quale apprende la differenza de le cose in quanto sono ad alcuno fine ordinate; IV XXI 2 e 3. Nel linguaggio aristotelico-scolastico la d. individua gli elementi specifici (cioè la ‛ forma ') che differenziano una specie dal suo genere o da un'altra specie: Cv IV X 4 non dicendo ‛ razionale ', che è differenza per la quale uomo da la bestia si parte, e X 5; con analogo valore in III VIII 18 Veramente questa differenza è intra le passioni connaturali e le consuetudinarie, che le consuetudinarie...; così anche in XIV 5. Tali elementi specifici determinanti la forma di ogni essere procedono dalle particolari influenze (distinzion) dei vari cieli: così in Pd II 118 Li altri giron per varie differenze / le distinzion... dispongono a lor fini.