• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DIGBY, John, primo conte di Bristol

di Florence M. G. Higham - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

DIGBY, John, primo conte di Bristol

Florence M. G. Higham

Diplomatico inglese, nato nel febbraio del 1580. Creato gentiluomo della Camera segreta da Giacomo I e, nel 1607, cavaliere, fu mandato nel 1611 senza successo in Spagna a combinare il matrimonio fra Enrico, principe di Galles e l'infanta Anna. Dopo la morte di Enrico nel 1614 (e poi ancora nel 1617), D. tornò a Madrid, con l'incarico di trattare il matrimonio del principe Carlo con l'infanta Maria. Le trattative furono molto laboriose, e si arenarono quando sorse la questione della libertà di coscienza da concedere ai cattolici d'Inghilterra, sebbene il D. fosse ad essi favorevole.

Nell'aprile 1618 il D. tornò in Inghilterra. Nel novembre fu nominato barone.

Lo scoppio della guerra in Germania e la disfatta in Boemia del genero di Giacomo, Federico del Palatinato, cambiò la situazione; nel 1621 il D. fu mandato a Bruxelles e a Vienna a intavolare, senza successo, trattative di pace sulla base della restaurazione dei dominî ereditarî di Federico. Egli contribuì personalmente col suo danaro alla difesa di Heidelberg e, ritornato nel novembre in patria, sostenne in parlamento una politica di vigoroso intervento, con un prestito immediato e con una spedizione militare nella seguente primavera. Questi disegni non furono attuati per lo scioglimento del parlamento, e il D. dovette arrendersi al progetto del re di salvare il Palatinato con l'aiuto della Spagna. Perciò, nel 1622, riprese la via di Madrid, per rinnovare le trattative di matrimonio. Nel novembre fu nominato conte di Bristol. Nonostante difficoltà e contrattempi, la prudenza e l'energia di lui avrebbero forse vinto, se non fossero arrivati lo stesso principe Carlo e Buckingham a far naufragare il progetto con i loro modi grossolani. L'ostilità fra il D. e il Buckingham si acuì tanto, che al suo ritorno in Inghilterra (1624) il D. si dovette ritirare dagli affari politici. Ma poi (1626) fece la sua comparsa con un attacco contro il Buckingham; questi rintuzzò contrattaccando l'avversario e facendolo per breve tempo imprigionare.

Il D. dedicò da allora tutte le sue energie alla politica interna e dimostrò il suo atteggiamento indipendente con la proposta che la "petizione dei diritti" fosse accompagnata da una dichiarazione, che con essa non s'intendeva di attentare in nessun modo alle prerogative del re. Nel 1640, come presidente del Consiglio di York, propose la convocazione del Parlamento lungo. Perorò un'azione vigorosa, ma moderata; fu d'avviso che Strafford fosse destituito ma non giustiziato. Tuttavia venne cousiderato dai parlamentari come cattivo consigliere, e, dopo aver servito il re durante la prima guerra civile, nel 1646 gli fu consigliato di prendere la via dell'esilio. Morì a Parigi nel gennaio 1652. I contemporanei furono concordi nel riconoscere la sua saggezza e abilità, ma condannarono la sua politica come "troppo sottile"; il suo atteggiamento indipendente, il suo temperamento e l'attitudine piuttosto altera verso gli avversarî lo resero fatalmente inviso. Bisogna però riconoscergli il merito d'essere stato uno dei primi a non scartare la possibilità di tolleranza verso i cattolici d'Inghilterra.

Bibl.: S. R. Gardiner, History of England, ecc., 2ª ed., voll. 10, Londra 1883-84; notizie di contemporanei si trovano in Clarendon, Life, Oxford 1759, e in History of the Rebellion, ed. a cura di B. Bandinel, voll. 6, Oxford 1888; Ph. Warwick, Memoirs of the reign of King Charles I, Londra 1702. Una difesa della sua missione in Spagna è stata pubblicata dalla Camden Society, Miscellany, VI; un'apologia del suo atteggiamento nella guerra civile si trova ms. nel British Museum.

Vedi anche
Inghilterra (ingl. England) Nome («terra degli Angli») con cui si designa la parte meridionale della Gran Bretagna, divisa da quella settentrionale (Scozia) per mezzo del Solway Firth a O, del fiume Tweed a E e della catena dei Monti Cheviot nella parte centrale. Non fa parte dell’I. la sporgenza occidentale dell’isola ... Carlo I re d'Inghilterra Secondogenito (Dumferline, Scozia, 1600 - Londra 1649) di Giacomo I Stuart, successe al padre nel 1625 e nello stesso anno sposò Enrichetta Maria figlia di Enrico IV di Francia. Appena salito al trono dovette affrontare l'ostilità del parlamento, malcontento dell'influenza di George Villiers I duca di ...
Tag
  • PRINCIPE DI GALLES
  • BRITISH MUSEUM
  • INGHILTERRA
  • HEIDELBERG
  • BRUXELLES
Altri risultati per DIGBY, John, primo conte di Bristol
  • Digby, John, primo conte di Bristol
    Enciclopedia on line
    Diplomatico inglese (n. 1580 - m. Parigi 1653). Tentò per tre volte, nel 1611, nel 1614, nel 1617, di concludere il matrimonio tra un'infanta di Spagna e l'erede al trono d'Inghilterra. Nel 1618 ebbe il titolo di lord. Dopo la disfatta in Boemia (1621) di Federico del Palatinato, genero di Giacomo I ...
Vocabolario
brìstol
bristol brìstol s. m. [dal nome della città inglese di Bristol]. – Tipo di cartoncino a superficie semilucida e levigata, fabbricato incollando meccanicamente più fogli di carta.
pro-Conte
pro-Conte (pro Conte) loc. agg.le Favorevole al politico Giuseppe Conte o all’allenatore di calcio Antonio Conte. ♦ Ed è proprio l'ex del Cagliari a segnare (11' st) l'unica rete del secondo tempo, a fissare il punteggio tennistico sul...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali