DIGIONE (Divio)
Città della Francia orientale (Costa d'Oro) alla confluenza dei fiumi Ouche e Suzon, fino dall'antichità centro importante di passaggio tra il bacino mediterraneo e la regione della Manica. Nota in età gallo-romana col nome di Divio venne fortificata dall'imperatore Aureliano.
Musei. - Il Museo Archeologico è sistemato nell'ampio dormitorio, poi refettorio, della scomparsa abbazia benedettina di S. Benigno (attuale cattedrale). Riunisce gli oggetti di interesse storico ed artistico databili dal Neolitico al Rinascimento, provenienti da scavi e da edifici di D. e di altre località della Costa d'Oro.
Dal punto di vista della storia dell'arte antica, l'interesse principale del museo consiste nella raccolta di monumenti gallo-romani provenienti dalla regione. Molti furono reimpiegati nella seconda metà del III sec. nella costruzione del muro di difesa della città.
Il gruppo più significativo della raccolta è costituito dai bronzi rinvenuti alle sorgenti della Senna: una statuetta della dea Sequana; un gruppo di un fauno con un granchio; una navicella votiva con ancora uno dei rematori. Dagli scavi di Alesia provengono due gruppi delle Dee dell'Abbondanza associate in triadi (n. 78) o associate con una divinità maschile che ha come attributo il martello (n. 75). Di notevole interesse la raccolta delle stele gallo-romane e un vaso di terra sigillata con scene di caccia al cervo. Il Neolitico e l'Età del Bronzo sono ben documentati con svariati manufatti; una ricca successione di fibule, fermagli, utensili documenta l'arte "industriale" dalla tarda antichità fino ai Merovingi.
Il museo di D., o Museo delle Arti, offre anch'esso oggetti di notevole interesse per lo storico dell'arte antica. Alcuni vasi da Susa, alcuni modesti esempî di ceramica a figure nere, tessuti copti da Antinoe e un notevole rilievo di avorio, già piatto d'una legatura, con Cristo tra gli Apostoli, probabile lavoro gallico databile al IV secolo.