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DIGNITÀ

di Felice M. Cappello - Enciclopedia Italiana (1931)
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DIGNITÀ

Felice M. Cappello

. Le dignità ecclesiastiche, generalmente parlando, sono quei titoli beneficiali e uffici che hanno annessa una certa preminenza e giurisdizione, cominciando dagl'infimi gradi della gerarchia e salendo fino al supremo, cioè alla dignità pontificia.

Oggi, nei capitoli, esistono le dignità come veri titoli ecclesiastici, senza alcuna giurisdizione. In ogni chiesa capitolare vi devono essere le dignità e i canonici; anche le dignità fanno parte del capitolo, se gli statuti capitolari non stabiliscano diversamente (can. 393). L'erezione delle dignità spetta alla S. Sede, come pure il loro conferimento (canoni 394, 396). Secondo l'ordine di precedenza, le dignità (e rispettivamente i canonici, in mancanza di esse) hanno il diritto e il dovere: 1. di supplire, nelle sacre funzioni, il vescovo nelle solennità principali dell'anno; 2. di assistere il vescovo quando celebra pontificalmente; 3. di amministrare i sacramenti al vescovo infermo e, dopo la morte, di farne le solenni esequie; 4. di convocare il capitolo e presiedervi, di regolare l'ordine e la disciplina del coro, purché la dignità faccia parte del capitolo (can. 397). Per il servizio corale, i frutti beneficiali e le distribuzioni si applicano alle dignità le norme generali concernenti i canonici, ossia i capitolari.

Vedi anche
giustizia Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti aventi forza esecutiva e l’esercizio di questo potere ... salute Stato di benessere fisico e psichico, espressione di normalità strutturale e funzionale dell’organismo considerato nel suo insieme; il concetto di s. non corrisponde pertanto alla semplice assenza di malattie o di lesioni evolutive in atto, di deficit funzionali, di gravi mutilazioni, di rilevanti fenomeni ... Giordano Bruno Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, deposto l'abito ecclesiastico, andò peregrinando di città in città; fu a Ginevra (1579), dove per ... stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle. Periodizzazione Storicamente nella scuola stoica si possono distinguere tre grandi periodi. Il primo, ...
Altri risultati per DIGNITÀ
  • dignità
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    La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile di ogni essere umano (il suum di ciascuno), ossia il valore che ogni uomo possiede per il semplice ...
Vocabolario
dignità
dignita dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto...
investitura
investitura s. f. [dal lat. mediev. investitura, der. di investire «mettere in possesso d’una dignità»]. – 1. Nella società medievale, l’immissione nel possesso di un fondo compiuta dal signore feudale a vantaggio del vassallo e, per estens.,...
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