dilemma del prigioniero
dilemma del prigioniero problema proposto e formalizzato dal matematico canadese A.W. Tucker negli anni Cinquanta del secolo scorso e divenuto oggetto di studio nella teoria dei → giochi. Costituisce un esempio di gioco non cooperativo e non a somma zero che rappresenta sinteticamente una situazione di conflitto di interessi tra due soggetti, e più precisamente il conflitto esistente, in determinate situazioni, fra il comportamento razionale individuale e i benefici della cooperazione. Può essere descritto nel modo seguente: due persone sono accusate di aver compiuto un delitto; per questo sono arrestate e detenute in due celle separate in modo che non possano comunicare. Ognuno di essi può scegliere se confessare, e quindi tradire il complice, o non confessare. Essi sanno che:
• se uno solo dei due confessa allora questi viene rilasciato mentre il complice sarà condannato a 7 anni di reclusione;
• se entrambi confessano allora entrambi saranno condannati a 6 anni di reclusione;
• se nessuno dei due confessa allora entrambi saranno condannati a 1 anno di reclusione.
Contrariamente a quanto potrebbe apparire, la soluzione del dilemma consiste nel fatto che entrambi confessino e quindi siano condannati a 6 anni di reclusione. Infatti ognuno dei due tende a minimizzare la sua permanenza in carcere e sa che confessando può trascorrervi sei anni oppure non trascorrervene alcuno, mentre se non confessa rischia o un anno o sette anni di prigione. Anche l’altro prigioniero, trovandosi nella stessa situazione, farà lo stesso ragionamento e quindi si arriverà a una conclusione che non è ottimale singolarmente, ma lo è nel complesso della situazione.