dilettazione (delettazione)
Appare soltanto nel Convivio. Nel senso generico di " piacere ", " diletto ", " godimento ", in I IV 5 spesso sono lieti e spesso tristi di brievi dilettazioni e tristizie, e III VI 7. A un piacere dei sensi è riferito in III III 12 sensibile dilettazione; sempre con connotazione negativa con allusione a un diletto moralmente riprovevole, si riferiscono le misere e vili e anche viziose delettazioni di II XI 8 e I I 3. Un più concreto riferimento a un godimento amoroso è in IV XXVI 8 avendo ricevuto da Dido tanto di piacere... e usando con essa tanto di dilettazione, elli [Enea] si partio. Riferito invece a un godimento di natura intellettuale o spirituale in II III 2 e III VIII 11 (ove assai intensa è l'immagine del riso come " lampo " della gioia dell'anima: E che è ridere se non una corruscazione de la dilettazione de l'anima... ?).
Il vocabolo è ampiamente attestato in testi del Due e Trecento, e particolarmente in prosa (Battaglia, Dizionario).