DIMAGRAMENTO (fr. amaigrissement; sp. enmagrecimiento; ted. Abmagerung; ingl. growinglean)
Consiste essenzialmente nella diminuzione dei grassi di deposito dell'organismo, i quali costituiscono una larga riserva di materiali nutritivi, d'alto valore energetico. Riduzioni notevoli del peso corporeo possono essere dovute anche a perdite d'acqua dei tessuti, specialmente se il soggetto era in stato di precedente ritenzione idrica (edemi, idrope); a estesi processi d'atrofia muscolare o a gravi lesioni distruttive dello scheletro. Nel vero dimagramento il grasso scompare dai varî depositi in misura diversa, e solo nei gradi estremi si può riscontrare la quasi completa perdita dei grassi di deposito. Col grasso possono ridursi anche le riserve di carboidrati (glicogeno nel fegato e nei muscoli); ma queste non vengono mai consumate totalmente, avendo un valore maggiore per l'immediata utilizzabilità. Col dimagramento intenso diminuisce un prezioso materiale di riserva, si ha una minore resistenza al digiuno e alle infezioni, si facilita lo spostamento (ptosi) di certi visceri per la scomparsa dei loro cuscinetti adiposi. I depositi grassosi diminuiscono se gli alimenti non sono assunti in quantità tale da coprire il fabbisogno energetico, come avviene nell'inanizione, assoluta o relativa; oppure non sono normalmente utilizzati, come ad esempio negli stati di carenza (avitaminosi), nelle viziature del ricambio intermediario (diabete). D'altra parte si può avere un dimagramento per elevata attività muscolare non compensata da proporzionale aumento della razione alimentare: così nello strapazzo fisico. Dimagramenti a causa tipicamente tossica o tossico-infettiva (e in parte ipoalimentare) sono quelli delle malattie infettive acute (tifo) e croniche (tubercolosi); della cachessia (v.) da tumori maligni, da emopatie (con achilia e atrofia delle mucose gastro-enteriche), nefropatie, infestioni, ecc.
Un altro gruppo di dimagramenti è in rapporto con alterazioni dei meccanismi neuroormonici regolatori del ricambio in genere e in specie dei grassi (centri del sistema nervoso vegetativo; e alcuni organi endocrini, soprattutto la tiroide, l'ipofisi, le ghiandole genitali), come nel morbo di Basedow, nella cachessia ipofiseopriva, ecc. Molte forme di magrezza costituzionale probabilmente sono in rapporto con un'intensa azione dinamica specifica degli alimenti e con un vero consumo di lusso, per cui questi individui, pur mangiando molto, sperperano una larga quota dell'energia introdotta, non hanno alcuna tendenza a immagazzinare i materiali in eccesso, per uno speciale atteggiamento di un complesso ingranaggio neuroormonico, nel quale la tiroide, l'ipofisi, le ghiandole genitali hanno parte cospicua. In rapporto con turbamenti endocrini e con lesioni del sistema nervoso vegetativo sono anche le lipoatrofie e le lipodistrofie localizzate, regionali. (V. obesità).