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dimettere

di Fernando Salsano - Enciclopedia Dantesca (1970)
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dimettere

Fernando Salsano

Il significato primario è " tralasciare ", come in Pd V 59 se la cosa dimessa in la sorpresa / come 'l quattro nel sei non è raccolta, dove è usato a significare l'abbandono del voto, dalla cui promessa ci si scioglie per sostituirlo con un altro. In senso figurato, vale " concedere ", " permettere " (piuttosto che " perdonare ", come qualcuno interpreta), in If XXIX 15 forse m'avresti ancor lo star dimesso. Ha forma assoluta in Pd VII 92 o che Dio solo per sua cortesia / dimesso avesse, e 117, e significa " rimettere " i peccati o " perdonare " (cfr. Matt. 6, 12 " dimitte nobis debita nostra "). Nel Momigliano: " poiché la materia di S. Tommaso è dottrinale e logica, il confronto tra l'elaborazione e la fonte non permette di notare quell'assoluta trasfigurazione personale che si nota invece tante volte quando Dante ricorda o rielabora il passo di un poeta ".

Vocabolario
diméttere
dimettere diméttere v. tr. [dal lat. dimittĕre, comp. di di(s)-1 e mittĕre «mandare»; nel sign. 2, sull’esempio del fr. démettre] (coniug. come mettere). – 1. Lasciare andare, licenziare; con questo sign. è raro o ant., ma è d’uso com....
dimissionare
dimissionare v. tr. [der. di dimissione] (io dimissióno, ecc.), burocr. – Dimettere, esonerare da un incarico invitando a presentare le dimissioni: molti funzionarî furono dimissionati.
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