dimino
Variante di ‛ dominio ', la quale è forma normale dei siciliani, e vivrà a lungo nel linguaggio poetico due-trecentesco (se ne vedano alcune attestazioni più significative nel glossario di Chiaro Davanzati Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965). Appare in Fiore CXCIX 14 sì che tu avrai il fior in tuo dimino, dove la perifrasi vale " avere in proprio potere ", " possedere ". Con analogo riferimento a conquista sessuale, il vocabolo appare in Cielo Rosa fresca 55 (" Besogn' è ch'io ti tenga al meo dimino "). Cfr. anche l'espressione analoga di Fiore LVII 7-8 Piacesse a Dio ch'i' v' avesse in gonnella / là ov'io diviserei, in mia podesta.